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Ventisei ragazze morte, sei autopsie: no violenze, solo annegamento

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Salerno – Una messa in onore delle 26 vittime del ventiduesimo sbarco di migranti giunto a Salerno la scorsa domenica. La funzione religiosa si terrà il 12 novembre presso la chiesa di San Domenico. In tale occasione, il Comune ha proclamato lutto cittadino dopo la richiesta di vari esponenti politici locali. È la prima volta che la città indice un cordoglio collettivo per commemorare la scomparsa dei profughi sbarcati e, a livello nazionale, è accaduto solo in due occasioni: a Ozieri, in Sardegna e a Catania.
 
Intanto ieri al cimitero sono iniziate le autopsie sui corpi delle giovani donne ripescate in mare e trasportate sulla nave spagnola Cantabria. Finora il pool dei medici legali coordinati dal professor Antonello Crisci ha effettuato l’autopsia sui corpi di sei delle ventisei giovani. Smentite le voci di presunte gravidanze e, sui corpi esaminati, non sembrano esserci segni evidenti di violenze o ferite profonde così come non sembrano esserci segni di violenze o sevizie subite prima o durante la traversata in mare. Dunque, l’ipotesi più accreditata sembra essere quella dell’annegamento. Oggi i medici legami procederanno ad effettuare gli esami autoptici sui restanti corpi.
 
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