Buccino (Sa)- È finito in Procura il caso dell’insegnante di Buccino rientrato domenica mattina dalla città di Piacenza e raggiunto da un’ordinanza sindacale di quarantena obbligatoria e vigilata.
Un provvedimento firmato dal primo cittadino di Buccino, Nicola Parisi, che nella giornata di domenica, venuto a conoscenza dell’arrivo sul territorio di alcune famiglie provenienti da Codogno, città classificata come zona rossa per il contagio da Coronavirus, e da Piacenza, quest’ultima area non rientrante nella zona rossa, ha emanato un’ordinanza sindacale di messa in quarantena delle famiglie per 14 giorni. Ordinanza alla quale, in via precauzionale e per la tutela della salute pubblica, ne ha fatto seguito anche una seconda che ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a Buccino, fino al 1° marzo, oltre alla sospensione di tutte le attività.
Tutela e sicurezza dei cittadini contemplata nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2020 che ha stilato l’elenco dei comuni classificati come “zone rosse”, aree di focolai del Coronavirus, dove ai residenti, tutti in quarantena obbligatoria, è fatto divieto di lasciare le città e per chi invece, è andato via, di comunicarlo alle autorità sanitarie. Le zone rosse riguardano la regione Lombardia con i comuni di Bertonico (Lo); Casalpusterlengo (Lo); Castelgerundo (Lo); Castiglione D’Adda (Lo); Codogno (Lo); Fombio (Lo); Maleo (Lo); San Fiorano (Lo); Somaglia (Lo); Terranova dei Passerini (Lo) e la regione Veneto con il comune di Vo’ (Pd).
Mappa ufficiale dell’area di contagio dunque, all’interno della quale però, non rientra la città emiliana di Piacenza.
Una quarantena che per l’insegnante salernitano è diventata anche vigilata e che in queste ore è finita al centro dell’attenzione dei media nazionali. “Non comprendo-racconta l’insegnante dalla sua abitazione di Buccino dove si trova in quarantena obbligata-perché, nonostante il mio non avere alcun sintomo, il non aver avuto contatti con persone che vivono nelle zone rosse e la mia richiesta di essere sottoposto all’esame del tampone per Coronavirus, non sia stato mai visitato da un medico e né tantomeno sottoposto al tampone. Ora-sottolinea-mi ritrovo da solo e a casa a dover scontare questi giorni di quarantena senza che nemmeno la città di Piacenza sia interessata dal focolaio del virus”.
L’uomo infatti, era giunto domenica mattina alle 5.30 al terminal bus di Sicignano degli Alburni, a bordo di un bus privato proveniente da Piacenza, raggiungendo poi con l’auto, Buccino.
“Il tempo di fare una sosta nei bar principali del paese per prendere un caffè con gli amici-racconta l’insegnante-e alle 9 di domenica, sono stato contattato dai Carabinieri di Buccino che mi hanno notificato l’ordinanza sindacale a far data dal 23 febbraio 2020. Da domenica-dice-mi ritrovo chiuso nella mia casa situata in aperta campagna dove non ho ricevuto le visite dei sanitari e né il tampone per il Coronavirus”.
Giorni di quarantena forzata che hanno portato l’insegnante a denunciare alla Procura, il sindaco di Buccino per sequestro di persona e abuso atto di ufficio e a segnalare l’accaduto al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, e alla Procura della Repubblica di Salerno.