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Omicidio Vassallo, la svolta: isolato il Dna dell’assassino

Una foto d'archivio (11 giugno 2010) mostra Angelo Vassallo, sindaco di Acciaroli, a Roma in occasione della presentazione della guida blu di Legambiente. GUIDO MONTANI/ANSA
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Salerno – Non vi sono dubbi: il killer di Angelo Vassallo ha le ore contate. E’ stato Isolato il DNA dell’individuo che uccise il sindaco Pollica. Gli investigatori sono sicuri di avere le coordinate generiche del killer. La cerchia dei sospettati si assottiglia. I nomi sono venuti fuori a seguito della comparazione del DNA prelevato nelle scorse settimane a 94 soggetti cilentani. Il prelievo è stato fatto anche a coloro che detenevano legalmente la calibro 9 baby Tanfoglio utilizzata per l’omicidio e mai ritrovata.
Tra coloro a cui è stato effettuato il prelievo del Dna vi è anche Bruno Humberto Damiani, al momento, unico indagato per l’omicidio di Vassallo. Al momento sulla fase investigativa vige il massimo riserbo. Sembra che il cerchio si sia stretto intorno a poche persone che operano proprio nell’area circostante Pollica. Quasi certamente costoro saranno a breve convocati dalle forze dell’ordine. Dovranno spiegare come mai il loro DNA si trovava sulla salma del sindaco. Non è stata ancora svelata l’identità di queste persone ma pare si tratti solo di una questione di giorni. Dunque si sarebbe arrivati alle battute finali dell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo. Il sindaco pescatore fu ucciso il 5 settembre del 2010. La sera dell’omicidio, si allontanò precipitosamente, come se avesse un appuntamento. Ma sotto casa lo attendeva l’assassino. Un uomo ancora senza nome, che ha sparato nove volte con una pistola mai ritrovata. Il sindaco fu colpito in auto, con il finestrino abbassato e il cellulare in pugno. Sette anni dopo, il giallo del Cilento è ancora pieno di misteri, almeno fino a questo momento.

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