Salerno – Truffe ad anziani sempre più raffinate: malviventi ‘studiano’ i nuclei familiari ed utilizzano anche bambini. Stavolta però ai malfattori va male: sulle loro tracce si è subito messa la Polizia che, raccolta in tempo reale la segnalazione, ha immediatamente acquisito i tabulati telefonici.
L’episodio è avvenuto quest’oggi. A casa di una coppia di coniugi salernitani, sposati da 50 anni, è giunta dopo le ore 9, una telefonata: “Ciao nonna, come stai? Sono Giovanni…”. Effettivamente la signora ha un nipote con tale nome di 13 anni. “Abbiamo fatto arrivare un pacco di elettronica presso la vostra abitazione. Papà ha già pagato 500 euro per la spedizione, bisogna consegnare i restanti 4.500 euro al ricevimento. Anticipa tu al fattorino: quando veniamo a prendere il pacco te li restituiamo”.
La signora sa che il nipote è effettivamente appassionato di elettronica ma conosce bene anche il preciso modus operandi di suo padre: non cade nella trappola. Dice di non avere tutto questo denaro. Dall’altra parte interviene allora un adulto che si spaccia per il titolare della società ‘venditrice’: “Signora non si preoccupi, se non ha il contante possiamo prendere anche l’equivalente in oggetti d’oro…”. La scaltra nonna capisce l’inganno. All’uomo dice che, per queste cose, deve parlare con il marito. Qualche minuto e arriva la telefonata anche al coniuge, intanto fuori casa. Stavolta, però, il copione cambia. I truffatori si spacciano per dipendenti delle Poste che chiedono un incontro immediato per il corposo pagamento delle more, in assenza del quale l’uomo sarebbe incorso in guai di natura legale. Lui chiede dov’è l’appuntamento perché “sto venendo con Polizia e Carabinieri…”.
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