Salerno – Salernitani imbufaliti. Il traffico da ben prima delle ore otto di martedì 23 novembre, ha paralizzato il centro. Dalle uscite della tangenziale alla cittadella giudiziaria, dal Vestuti al Carmine e poi lungo le strade interne ai quartieri. È tutto un serpentone di auto, pullman e ambulanze con sirene accese. Tutto fermo. Nella migliore delle ipotesi, si avanza a passo d’uomo. Più aumenta l’attesa, più cresce la rabbia. Gli smartphone diventano roventi come i motori accessi con le marce a folle. I livelli di inquinamento inevitabilmente salgono e le chat iniziano a vomitare veleno. Di seguito alcuni messaggi.
“Città dove paghiamo tasse salatissime servizi zero. Parliamo del piano traffico tutto bloccato . Ma di che parliamo…”.
“I vigili? E dove sono quando servono? Non esistono. Ah sì, come no, per fare le multe…”.
“Tutto bloccato andare a lavoro o bambini a scuola ci si deve svegliare alle 5. A voi le conclusioni”.
“Sto nel traffico dalle 7.40 dovevo stare a lavoro x le 8 e sto ancora nel traffico”.
“Buongiorno sto dalle 8 meno 10 bloccato nel traffico, nel frattempo mio figlio si è preso l’assenza e io non sono andato ancora al lavoro”.
“Amici vi capisco anche io. Vergognoso”.
“Cosa è mai successo…?”.
In assenza di un piano traffico che ridisegni e riorganizzi la mobilità pubblico/privata interna alla città il sindaco ha finora deciso di non assegnare la delega al ramo. Oggi l’assessore alla mobilità è… lui.