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Scuole chiuse a Salerno, Socialisti e M5S attaccano sindaco

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Salerno – Il sindaco Vincenzo Napoli, nella prima serata del 24, annuncia la decisione di mantenere chiuse le scuole – riaperte dalla Regione dalla mattina del 25 – fino al 3 dicembre adducendo, in ordine, le seguenti motivazioni: “nessuna certezza sul personale scolastico; nessuna certezza sugli esiti dello screening; volontà dei genitori di mantenere i figli a casa anche in regime di scuole aperte”.

La prima reazione contraria è del segretario nazionale dei socialisti, Enzo Maraio: “Mi lascia perplesso la decisione assunta dall’amministrazione comunale di Salerno di una

Enzo Maraio

ulteriore chiusura delle scuole cittadine, a fronte della posizione di apertura della Giunta regionale della Campania. Le scuole chiuse sono una sconfitta per tutti”.

Più duro il commento del parlamentare salernitano Andrea Cioffi, Movimento 5 Stelle: “Il sindaco Napoli fa sponda al ‘sindaco’ De Luca. Uno apre le scuole e l’altro le chiude. In mezzo in bambini di Salerno. I palleggi tra il Comune di Salerno e la Regione sul tema della scuola continuano a rendere i bambini salernitani ‘figli di un Dio minore’ rispetto ai coetanei di tutta Europa. La Regione apre e il Comune chiude dimostrando che De Luca fa e disfa secondo i suoi biechi interessi elettorali. Che la DAD sia un male per i bambini è testimoniato da molti studi scientifici oltre che dall’OMS ma a Salerno la scienza è calpestata.

Andrea Cioffi

Studi di tutto il mondo hanno attestato la bassissima percentuale del contagio nelle scuole nella fascia d’età 0-11 non è una questioni di opinioni, è una questione di dati.

Non è tollerabile che i nostri figli siano oggetto di decisioni folli e che il sindaco dica che le scuole restano chiuse perché non ha i dati. Se li faccia dare dal governatore se non li ha. Per non parlare della carenza di personale visto che scuole dell’infanzia e quelle primarie dipendono dal Comune. Per concludere che ci sono genitori che non vogliono mandare i figli a scuola. Ma sono i genitori che possono decidere di non mandare i figli alla scuola dell’obbligo? Se qualcuno non ce li vuole mandare se ne assuma la responsabilità ma un sindaco non può impedire alla grande maggioranza dei genitori che non vogliono vedere un diritto fondamentale negato ai propri figli di riprendere la scuola in presenza. Non è accettabile che si venga a creare un gap culturale e psicologico enorme nei bambini salernitani. Un gap che può compromettere il loro futuro. Il futuro dei bambini non può essere messo in discussione da nessuno.

Se non avete il coraggio della responsabilità dimettetevi e andate a casa”.

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