Salerno – Vaccini, la luce in fondo al tunnel del covid. Funziona molto bene l’organizzazione del centro vaccinale allestito presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.
All’ospedale si inoculano la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer. I beneficiari sono avvertiti, attraverso mail (all’indirizzo proprio od a quello del medico di famiglia) con l’indicazione del giorno e dell’ora.
L’unica accortezza è di arrivare per tempo. Ad accogliere i pazienti, nel grande atrio prospiciente l’ingresso, i volontari dell’Humanitas.
Una addetta dispone i pazienti su un paio di file, in ordine secondo l’ora di convocazione. Un’altra lascia salire fino al primo piano, laddove c’è il banco-accettazione, modulando gli ingressi in forza della capienza della sala superiore.
Fatto il ceck in, il paziente è indirizzato presso gli sportelli per la firma del consenso informato. Quindi si mette in fila e, nel giro di una decina di minuti, è indirizzato dal personale ospedaliero presso uno dei sei ambulatori.
Fatto il vaccino, ognuno dovrà attendere nella grande sala attigua il canonico quarto d’ora prima di poter lasciare l’ospedale.
Il meccanismo è rodato e, nonostante l’enorme affluenza, tutto funziona secondo tempi europei. Stavolta, sì.