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Paestum: sgominata la banda dell’ex cutoliano: 12 arresti

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Salerno – Era il pluripregiudicato Umberto Rossi, 70enne di origini napoletane ed ex cutoliano, il capo della banda sgominata alle prime ore di stamattina dagli uomini del comando Provinciale dei carabinieri su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno. I 12 arresti (10 in carcere e due ai domiciliari) sono avvenuti a Capaccio, Vallo della Lucania, Napoli e Follonica (Grosseto). Gli indagati sono accusati di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni ed alla detenzione e porto illegale di armi e munizioni. Marco Colamonici  sostituto Procuratore – D.d.a., ricostruisce: “Le indagini partirono nel settembre 2014 a seguito di attentati incendiari ai danni di una attività di autolavaggio in Licinella a Paestum. Fu arrestato il figlio di Umberto Rossi che, così, non poté onorare un debito di 50mila euro nei confronti dei fornitori di droga napoletani. Allora intervenne il padre, Umberto, che prese le redini degli affari del sodalizio criminale armato, avente base operativa in Capaccio-Paestum e dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Umberto Rossi fu affiliato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo: dato il suo riconosciuto ‘spessore’ nell’ambiente malavitoso, riusciva a parlare da pari con i clan Di Lauro e Vanella Grassi di Secondigliano per l’approvvigionamento della droga. Il 4 novembre 2015 proprio un’auto della banda fu bloccata al rientro da Napoli con a bordo 300 grammi di cocaina e una donna fu arrestata”. La banda gestiva “le piazze di spaccio di cocaina di Capaccio, Agropoli e Vallo della Lucania; disponeva di bombe carta e armi; era dedita alle estorsioni, una delle quali tentata ai danni di un’azienda di lavorazione dei pomodori di Eboli; puniva con violenza pusher autonomi”. Infine: “Il 30 novembre 2015 per evitare una gambizzazione di un pregiudicato, furono organizzate numerose perquisizioni ad appartenenti alla banda in seguito alle quali furono rinvenute 800 cartucce di vario tipo e calibro e due pistole semi automatiche”. Ci fu un arresto.

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