Salerno – Una mazzata per De Luca. La infligge la Quinta Sezione del Tar di Napoli. La sentenza è una lezione, un argine alla ipotesi – tradotta in atti qui ritenuti illegittimi – di governo totale. Concetto parente stretto del ‘comando’.
La sentenza interviene sul ricorso 201 del 2021 proposto da Codacons Campania O.N.L.U.S., rappresentato e difeso dagli avvocati Laura Clarizia e Matteo Marchetti. Nel suo passaggio cruciale, la sentenza illumina: “I ricorrenti hanno, collettivamente e cumulativamente, impugnato i provvedimenti resi dal Presidente della Regione Campania che, a decorrere dal 16 gennaio 2021, ha disposto, per tutto il territorio regionale la sospensione delle attività didattiche in presenza, ordinando il regime della DAD. Gli atti impugnati (…) sono illegittimi. (…) A tale conclusione deve pervenirsi considerando sinteticamente, in accoglimento dei motivi sollevati e ribadendo (…) che la disposta sospensione delle attività didattiche in presenza per la Regione Campania, in via generalizzata, nei periodi considerati nelle ordinanze restrittive, non ha tenuto conto della regolamentazione per ‘fasce’ di rischio contenuta nella normativa statale. Essa aveva già operato, ex ante, il bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, nel senso di sacrificare il secondo al primo nei casi di maggior rischio (regioni ‘rosse’) e, in via progressivamente più restrittiva, all’aumentare dell’età dei discenti (curando, ove possibile, il mantenimento della didattica in presenza per gli alunni più piccoli) e che avrebbe imposto, per la deroga, una motivazione stringente e rafforzata che avesse dato conto degli elementi di fatto, diversi o sopravvenuti rispetto a quelli considerati dal Governo nazionale, che, quali indici di aggravato rischio, giustificassero il regime più restrittivo, con adeguata ponderazione delle situazione soggettive contrapposte e dunque della compressione dei diritti dei minori nelle more indotta”.
Codacons – Gli avvocati Laura Clarizia e Matteo Marchetti vice segretario nazionale dichiarano: “Il Codacons ma anche diversi genitori in rappresentanza dell’associazione Scuole Aperte Campania, di altri da noi rappresentati che ci hanno contattato e hanno formato dei gruppi molto estesi tra le diverse province, hanno vinto dinanzi al Tar di Napoli. le ordinanze di De Luca sono state dichiarate illegittime, dopo un anno di battaglie è giunto il giusto riconoscimento al grande lavoro svolto. De Luca (…) è stato definitivamente bocciato. Questa sentenza costituisce una svolta per tutta l’attività di governo della scuola nello stato emergenziale, il diritto all’istruzione non può essere sacrificato (…). A questo punto si apre la strada ai risarcimenti per tutti coloro che nella propria sfera soggettiva dimostreranno di aver subito un danno.
I servizi essenziali come l’istruzione sono di competenza dello stato centrale. Si è affermata la centralità del diritto allo studio e alla frequenza scolastica. Vi è stata l’affermazione della prevalenza dello Stato nella determinazione dei livelli minimi di servizio pubblico essenziale che devono essere garantiti su tutto il
territorio nazionale.
Questa sia il presupposto per una battaglia culturale per la valorizzazione della comunità scolastica perché la scuola è l’unico luogo in grado di far emergere nella vita e nel lavoro i nostri ragazzi”.