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Carfagna attacca De Luca: “cabarettista”. Poi sfida la Lega e dimentica Caldoro (VIDEO)

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Salerno – Sul tavolo del Mulino Urbano in Piazza XXIV Maggio della città in cui è nata, Mara Carfagna trova, ben apparecchiati, vari problemi: una Forza Italia lontana dai fasti, oggi in discesa e, sondaggi alla mano, terza dietro Fratelli d’Italia e quella Lega che già alle Europee qui raccolse il doppio dei voti (24.1% contro 12.4%); un Salvini-alleato ingombrante e scomodo capace di riempire le sale unite del Grand Hotel a Salerno e le piazze toccate durante il suo recente tour in provincia; un De Luca-avversario ancor più ingombrante e ancor più scomodo nei confronti del quale, in passato, non ha però mai voluto raccogliere il guanto di sfida nonostante gli ‘inviti’ della sua coalizione a candidarsi.

Approfondisce talora nelle vesti di leader politico, in alcuni casi da vice Presidente della Camera. Misura le parole e non può essere un caso che, in circa un’ora di conversazione, non ne pronunci mai una: Caldoro. Sorpendentemente invece si trova d’accordo con De Luca sul rinvio al 24 settembre dell’apertura dell’anno scolastico. Quasi usa le sue stesse parole: “Mi indigna il modo del Governo di affrontare l’emergenza scuola. Immaginare di aprire prima delle elezioni per poi richiuderle per il voto e quindi di riaprirle denota un approccio superficiale. Quando si riprenderà, bisognerà farlo in sicurezza”. Resterà questa l’unica apertura al Governatore.

Il resto è un monologo di accuse, alcune pesanti: “La Campania merita un Consiglio regionale formato da persone serie; merita di più di De Luca, del ‘deluchismo’, di un Governatore-cabarettista che, tra lanciafiamme e liste di proscrizione, impazza sui social atteggiandosi a ‘piccolo Napoleone’”. L’analisi si fa politica: “I ‘record’ della gestione-De Luca? Eccoli: la Campania è la seconda regione d’Italia per tasso di emigrazione sanitaria (in particolare verso nord e estero); è la seconda regione per emigrazione giovanile; qui siamo ultimi per qualità della vita, per offerta di asili-nido e abbiamo il tasso europeo più alto per disoccupazione femminile. Non abbiamo bisogno allora di un comico, di un cabarettista, di uno ‘sceriffo’ ma di persone serie che sappiano intercettare attraverso una concreta programmazione la grande massa di denaro in arrivo dall’Europa e che contrastino efficacemente camorra, illegalità, criminalità”. Velenosa anche sui rapporti di forza interni: “Forza Italia coi consensi in discesa? Rivediamoci il 21 settembre e ne riparliamo”. Insomma, guanto di sfida lanciato.

                

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