Carcere Salerno: personale sotto organico e 30 positivi; 431 detenuti per 388 posti

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Salerno – Un contagiato tra i detenuti, ben trenta tra personale e agenti (tra cui anche la direttrice Rita Romano, ora come il 2 novembre ancora positiva al Covid): è il bilancio dell’incidenza del virus nella Casa Circondariale di Salerno-Fuorni.

Numeri che stanno mettendo a dura prova la resistenza del personale, il cui servizio è ancor di più lodevole considerato che – in sinergia con l’Asl Salerno – tutti i protocolli sono scrupolosamente fatti rispettare e le dinamiche interne adeguate alle restrizioni derivanti dal ‘colore’, di volta in volta, attribuito alla Campania. Da quando la regione è in ‘zona rossa’, ad esempio, sono stati sospesi i colloqui con i partenti.

In origine i detenuti positivi al Covid erano tre (due maschi, una femmina). Seguendo le indicazioni del personale medico, specialistico ed infermieristico dell’Asl, questi detenuti sono stati isolati in apposite aree create all’interno dell’Istituto seguendo percorsi specificamente individuati. Due si sono quindi negativizzati, uno (uomo) appare sulla via della guarigione.

Seppure in regime di celle non più ‘aperte’ come prima della rivolta di marzo, i detenuti mostrano di aver compreso la gravità del momento e, con senso di responsabilità, generalmente collaborano anche tra essi garantendo un equilibrio complessivo anche nei rapporti con gli extracomunitari appartenenti a culture diverse, già supportati da mediatori culturali ottenuti grazie all’intervento del Garante per i Detenuti.

PERSONALE – Il questore della Camera Edmondo Cirielli ha di recente lanciato un allarme sulla mancanza di personale. Denuncia che trova pieno riscontro nei ‘numeri’ del carcere di Salerno, oggi gravemente sotto organico. La pianta organica prevede 243 unità, dei quali 41 in forza al Nucleo traduzioni e piantonamenti e 49 al Nucleo femminile. Al 12 novembre ne risultavano in servizio 129 alle quali, di fatto, vanno sottratti i 30 positivi al Covid, i due per cui sono state avviate le procedure di pensionamento (smaltimento delle ferie accumulate) e i sei in permesso sindacale. Quindi, effettivamente in servizio, vi è meno della metà del personale necessario.

DETENUTI – A questi numeri si contrappongono quelli della popolazione penitenziaria: su una capienza ufficiale di 388 posti, a metà novembre i detenuti erano ben 431: molto meno del picco di 560 raggiunto in precedenza ma molto di più del consentito.

PROGETTI – In ottemperanza al dettato costituzionale relativo al fine rieducativo della pena per il successivo inserimento sociale, l’Istituto ha adeguato i propri progetti formativi e lavorativi al delicato momento pandemico. In collaborazione con la struttura commissariale di Arcuri è stata quindi realizzata una vera fabbrica per la produzione, a regime, di 300mila mascherine al giorno. Quelle già realizzate sono state distribuite tra detenuti e personale. Quelle che saranno prodotte saranno ritirate dalla struttura commissariale e distribuite sul territorio nazionale. Altro corso attivo e quello ministeriale sul giardinaggio.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it