Salerno – Proprio non ce la fa l’ex assessore all’urbanistica Fausto Martino, a passarci sopra. Legge il commiato ad Oriol Bohigas del sindaco Vincenzo Napoli e sente il dovere di intervenire.
Martino si dimise da assessore nel 2003. Proprio nel periodo in cui vigeva l’incarico all’urbanista catalano.
“Lo feci quando capii che non ce l’avrei fatta a difendere il piano che Bohigas aveva appena consegnato. È una pagina oscura della storia di Salerno, in cui effetti sono sotto gli occhi di tutti (…)”.
Andiamo con ordine. Appresa la notizia, il sindaco Vincenzo Napoli scrive: “È scomparso, dopo una lunga malattia, l’architetto e urbanista catalano Oriol Bohigas. Il progettista di fama mondiale, che avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 20 dicembre, è morto a Barcellona. Tra i tanti progetti che ha portato avanti, c’è sicuramente quello di aver ridisegnato Salerno, aprendola verso il mare. Bohigas, con il suo studio, partendo dal Piano Regolatore, ha avuto il compito di trasformare e riqualificare il volto del capoluogo salernitano.
Grazie al suo contributo e alla felice intuizione dell’allora sindaco e attuale presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Salerno si è proiettata nel futuro, diventando una delle città più belle e turisticamente appetibili del nostro Paese.
Salerno e i salernitani devono rendere grazie al suo genio per aver reso la città una meta europea”.
Fausto Martino, a stretto giro di posta, ribatte: “Martedì scorso, a quasi 96 anni, è morto Oriol Bohigas.
El País, il quotidiano maggiormente diffuso in Spagna, lo celebra con queste parole: ‘Architetto, urbanista, pensatore, intellettuale, provocatore… È stato tutto questo, e probabilmente molto di più’.
Impossibile non condividere. Tra le tante opere che hanno distinto la sua lunga attività professionale, basta la sola trasformazione di Barcellona, promossa efficacemente in occasione dei giochi olimpici del ‘92, per testimoniare in modo evidente quale fosse la sua idea di città e quale il suo approccio pragmatico e fortemente sociale ai temi dell’urbanistica.
Salerno ha perso, per il vantaggio di pochi, una grande e irripetibile occasione.
Il vero piano regolatore di Bohigas – quello del 2003 – fu, dopo le mie dimissioni da assessore, ferocemente modificato, eliminando tutti i suoi aspetti più qualificanti e sovvertendone completamente la filosofia.
Il Crescent, l’espansione ed est, i megacondomini delle zone collinari, la saturazioni con edifici fuori scala di ogni spazio libero, i quartieri popolari, l’abbandono del centro storico, ecc. ecc., sono tutte cose che lo avrebbero fatto rabbrividire e da cui avrebbe preso le distanze.
Che il sindaco di Salerno (…) trovi il modo di attribuirgli le peggiori realizzazioni in variante al suo piano, ora che non può disconoscerle, è davvero ripugnante e degno di esecrazione”.