Home Salerno Politica Salerno Siti archeologici chiusi: M5S attacca De Luca, il caso arriva in Parlamento

Siti archeologici chiusi: M5S attacca De Luca, il caso arriva in Parlamento

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Salerno – “Troppo facile chiudere i siti archeologici con la scusa degli incendi”. Il Consigliere Regionale Michele Cammarano del Movimento 5 Stelle, allo scadere dei trenta giorni di silenzio della Giunta regionale sulla presentazione formale dell’interrogazione, fa il punto sull’emergenza che ha devastato i boschi della Campania. Seguirà sullo stesso argomento una interrogazione parlamentare del deputato Salernitano Angelo Tofalo.

“Il parco archeologico Elea-Velia – afferma Cammarano – è rimasto chiuso ad agosto con danni enormi sul comparto turistico. Oggi versa ancora in stato di abbandono la la colpa non è dei piromani o della siccità. La giunta regionale sembra essere interessata solo alla gestione di interessi particolari senza nessuna programmazione reale per la Campania. Quando manca la programmazione, i danni nel lungo periodo sono permanenti e l’emergenza incendi di questo 2017 è la prova di queste incompetenze politiche e amministrative. Abbiamo presentato formale interrogazione alla Giunta Regionale, ma siamo stati ignorati. Purtroppo non è il primo incendio che minaccia il patrimonio culturale del Cilento. Un caso simile si registrò poco meno di un anno fa.  Da 12 anni, nei cassetti del Consiglio Regionale è nascosta una legge, la n.5 del 2005, che prevedeva la realizzazione di un piano di riqualificazione ambientale intorno all’antica città di Velia anche con lo stanziamento di ingenti fondi. Quel piano non ha mai visto luce, nonostante il governo regionale abbia il dovere di applicare o fare applicare le leggi promulgate dal Consiglio. Dove c’è riqualificazione – conclude Cammarano – presidio e controllo, il rischio di incendi è quasi azzerato.”.

Dura la critica anche da parte dei portavoce comunali di Vallo della Lucania Pietro Miraldi e Anellina Chirico: “Di fronte ad un evento così grave che ha colpito un simbolo della storia d’Occidente con conseguenze anche a livello turistico oltre che culturale, è nostro dovere sollecitare chi di quei luoghi detiene la tutela. Non dimentichiamo infatti che vivremmo pure in un Cilento dimenticato, ma Elea-Velia appartiene all’intera Umanità”.

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