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Femminicidio, Ragosta: “Centri antiviolenza abbandonati dallo Stato”

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Salerno – “Dall’inizio dell’anno in Italia sono state 44 le donne uccise per mano di mariti, compagni, persone che dicevano di amarle e invece hanno tolto loro la vita. Una ogni due giorni. Nel 2016, invece sono state 120. Numeri che ci dicono che il femminicidio nel nostro Paese è un’emergenza nazionale che va affrontata al pari di altre. È evidente come ad oggi le norme di cui ci siamo dotati non risultano ancora efficienti. In Italia, i centri antiviolenza sono ancora pochi e se continueranno a reggersi solo sulle proprie forze e su fondi molto esigui, presto saranno destinati a scomparire”.

È la posizione del parlamentare di Articolo Uno-Mdp, Michele Ragosta, tra i sostenitori dell’iniziativa “No Violence” – promossa dai Comuni di Buccino, Campagna ed Eboli, con il patrocinio della Camera dei Deputati – che sta supportando la realizzazione del film “Senza Far Rumore”, del regista Luca Guardabascio, tratto dall’omonimo romanzo di Ferruccio Michele Tuozzo, con le musiche di Francesco Baccini. Ragosta ha partecipato ad una cena di raccolta fondi a sostegno del progetto che si è svolta a Campagna e che ha visto la partecipazione del cantautore genovese, impegnato in questi giorni nelle riprese del videoclip nei Comuni interessati dal progetto “No Violence”.

“Sono convinto – ha sostenuto Ragosta – che ogni iniziativa che possa portare al centro del dibattito pubblico un tema così delicato e sentito vada appoggiata con forza. Ora – ha concluso – la battaglia deve spostarsi in Parlamento, dove occorre riprendere la discussione per dare maggiori diritti e tutele alle donne che si trovano in difficoltà”.

 

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