Politica e camorra a Nocera Inferiore: il ruolo di ‘zio Antonio’

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso  ed estorsione. Con queste accuse i carabinieri del Ros (reparto operativo speciale) su ordine della Procura di Salerno hanno eseguito, all’alba di oggi, un’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 4 persone. Nel corso dell’operazione sono state effettuate anche perquisizioni a carico di altri 19 indagati per il reato di corruzione elettorale.

Al centro delle indagini del Ros i clan camorristici operanti nell’agro nocerino-sarnese e, in particolare, i loro interessi nel settore imprenditoriale. In occasione delle consultazioni elettorali di Nocera Inferiore dello scorso mese di giugno sono stati documentati, anche vari episodi di corruzione elettorale.

L’indagine è partita nel 2016. Il personaggio chiave dell’inchiesta è Antonio Pignataro tra gli ideatori dell’omicidio di Simonetta Lamberti vittima involontaria dell’agguato orchestrato per uccidere il padre il giudice Alfonso Lamberti.

La criminalità organizzata dell’agro si stava coagulando attorno al gruppo di Antonio Pignataro Antonio detto Zio Antonio che era riuscito a creare un nucleo associativo che si avvaleva anche di collaborazioni con persone del Comune di Nocera Inferiore.

L’ordinanza e’ stata inviata anche al prefetto di Salerno per quanto si sua competenza. L’obiettivo del clan era quello di realizzare progetti che dovevano passare attraverso il rilascio di autorizzazioni e delibere. Nell’ultima tornata elettorale ‘Zio Antonio’ si è impegnato in prima persona per ottenere in cambio favori.

Seguono aggiornamenti

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it