Fratte (Sa) – Il Comitato e l’Associazione “Salute e Vita” si ritrovano a dover denunciare ancora una volta l’operato sciagurato della Regione Campania in merito alla vicenda Fonderie Pisano.
In un comunicato, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste denunciano un vero e proprio colpo di mano da parte dei vertici della Regione Campania che “hanno gettato la maschera e hanno dimostrato quale sia il disegno scellerato che guida le proprie decisioni, la protezione dell’imprenditoria senza scrupoli a discapito della salute dei propri cittadini. Pertanto dopo aver rinnovato inspiegabilmente l’AIA Autorizzazione integrata ambientale, dopo aver depotenziato le due centraline ARPAC presenti sul territorio vicino alle fonderie Pisano riducendo di fatto i controlli e dopo le dichiarazioni del 15 maggio del Presidente Vincenzo De Luca che annunciava come sensazione che le fonderie non potessero essere riaperte”.
I due comitati fanno notare che, ad oggi, le fonderie sono in piena attività e avvelenano la popolazione di tre comuni, e definiscono solo parole propagandistiche quelle di De Luca che non hanno, ad oggi, prodotto alcun risultato di tutela della salute pubblica. “Anzi possiamo affermare che dal 15 maggio ad oggi le fonderie non solo sono riaperte già il 4 maggio, ma hanno profondamente avvelenato l’aria della popolazione che è stata totalmente sequestrata in casa”.
Comitato ed associazione hanno deciso di protestare ancora una volta. Domenica 31 maggio alle ore 9,30 una rappresentanza simbolica di 10 membri del comitato, rispettando le norme di distanziamento sociale, terranno un Presidio per chiedere al Presidente De Luca di rendere pubblico i risultati dello Studio Spes e alle 10.30 terrà una conferenza stampa per annunciare le iniziative giudiziarie ed amministrative che hanno deciso di mettere in campo contro la Regione Campania.