Pesca, ad agosto i bandi di settore. Coldiretti alla Regione: “Ritardo di tre anni”

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Salerno – Pesca, sarà rivoluzione. Ad annunciarlo, intervenendo a Cetara ad un convegno promosso da Coldiretti, il consigliere delegato all’agricoltura della Regione Campania Franco Alfieri. Entro agosto saranno pubblicati i bandi Feamp (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e della Pesca) per il periodo 2014 -2020. Sarà la svolta tanto attesa per il settore. “La notizia che tutti gli operatori attendevano è finalmente arrivata – sottolinea in una nota il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – purtroppo il settore sconta ritardi notevoli, siamo indietro di quasi tre anni rispetto ad altre regioni. Lo sforzo che si sta facendo è apprezzabile e ringraziamo il consigliere Alfieri per l’impegno, ma tutto diventa vano se non si allinea l’efficienza della struttura regionale sui tempi e sulle risposte che gli imprenditori attendono. I ritardi e la lentezza burocratica non aiutano. Dobbiamo fare l’ultimo sforzo, rendere la macchina regionale più semplice e operativa e avviare in tempi brevissimi i bandi Feamp perché la pesca e l’acquacoltura in Campania rappresentano un settore con grandi opportunità, da valorizzare insieme con i prodotti locali e all’integrazione della filiera. Avviare i finanziamenti della pesca – ribadisce Sangiorgio – si traduce in progetti di sviluppo per un settore che ha subito negli anni un crollo di occupati. Con la nuova programmazione saranno incentivate attività di diversificazione e trasformazione della materia prima verso attività che producono reddito e daranno valore aggiunto al nostro pescato, attualmente troppo penalizzato dalla concorrenza straniera”. I bassi livelli di fatturato legati alla minore produzione, all’aumento dei costi operativi e alla stagnazione della domanda interna hanno fortemente indebolito le imprese ittiche. Nonostante le esportazioni siano cresciute, il disavanzo è peggiorato a causa dell’intensificarsi delle importazioni di prodotti ittici. I più recenti dati indicano una progressione negativa del numero della flotta peschereccia regionale con un -15% in termini di battelli e di circa il 30% in termini di tonnellaggio.

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