Palazzetto dello Sport e nuovo ospedale: le precisazioni di Lambiase

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Il Palazzetto dello Sport non è, come ha affermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’unica delle Grandi Opere programmate negli anni scorsi e non arrivata a conclusione.

A precisarlo è il consigliere comunale di Salerno per tutti, Gianpaolo Lambiase per il quale sono ancora tante le grandi opere, avviate da anni a Salerno e non complete (o incompiute): il PIP nautico/Capitolo San Matteo, i lavori relativi ai cosiddetti Contratto di Quartiere e Bando riqualificazione delle Periferie, le gallerie di Porta Ovest, la piazza della Libertà, la Stazione Marittima (inutilizzabile senza l’escavo del fondale marino adiacente), la Marina d’Arechi. In merito poi, al Palazzetto dello Sport (progettato dall’architetto Tobia Scarpa) ciò che rimane è uno “scheletro” in cemento armato invaso da sterpaglia, per il quale, scrive Lambiase non basteranno certamente gli 8 milioni di euro (ce ne vorranno perlomeno il doppio) annunciati da De Luca per rendere fruibile ed attivo l’impianto sportivo.

Il consigliere comunale di opposizione inoltre interviene anche sul nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona, per il quale ha già in precedenti occasioni denunciato che la variante urbanistica per la localizzazione della nuova struttura ospedaliera sarebbe illegittima. Ma la questione più controversa, riguarda la disponibilità effettiva dei fondi necessari alla realizzazione del nuovo Ospedale.Tralasciamo il fatto che non esiste una valutazione tecnica accurata del rapporto tra costi del nuovo ed esigenze di recupero delle strutture esistenti, i 400 milioni annunciati, a mio parere, sono molto di meno: esattamente 326 milioni ed 800.000 euro. Una cifra raggiunta attraverso la rimodulazione e/o cancellazione di interventi presenti nel Piano Regionale della Sanità e nel Patto per lo Sviluppo della Regione Campania, sottraendo risorse ad altre “opere” già programmate (vedi meno 100 milioni per il “Completamento della metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, Aeroporto”).

Inoltre è utile puntualizzare, aggiunge Lambiase,  che ad oggi rimangono disponibili solo 226 milioni, perché 100 milioni di euro sono stati ultimamente utilizzati dalla Regione per i provvedimenti a sostegno della popolazione causa crisi post-Covid.“Credo sia peccato illudere i cittadini con promesse difficili da mantenere in tempi utili. In particolare in questo momento nel quale, causa la crisi “sanitaria” ed economica in atto, la popolazione non ha necessità di grandi “sogni”, ma di tanti piccoli, diffusi interventi a favore dell’ambiente e della scuola. Ed ancora ha necessità di azioni concrete da parte delle pubbliche Amministrazioni che possano contribuire a promuovere nuova occupazione e consolidare i posti di lavoro esistenti” conclude Lambiase”.

 

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