Salerno – Accusato dell’omicidio della Nikolova Temenuzhka, il fabbro 36enne vietrese Carmine Ferrante potrebbe scegliere di essere giudicato con il rito abbreviato. I difensori dell’uomo, Bernardina Russo e Agostino De Caro entro domani mattina decideranno se chiedere il rito abbreviato “secco” o condizionato all’acquisizione di altre prove.
Una scelta per tentare di evitare una pena severa, come l’ergastolo, e visto anche il clima pesante nei suoi confronti creatosi ultimamente: Ferrante è indagato anche per l’omicidio di un’altra prostituta, Mariana Tudor Szekeres.
Nikolova Temenuzhka fu trovata cadavere alle spalle del cimitero di Pagani, lo scorso agosto. Carmine Ferrante, accusato ed arrestato con l’accusa di omicidio, fu anche trovato in possesso di alcuni effetti personali della prostituta. L’uomo non negò di essere stato con Nikolova ma ha sempre respinto di averla uccisa.
Già in precedenza i suoi legali avevano cercato invano di far valere la tesi della mancanza dell’esatta causa della morte della prostituta. Il medico legale, infatti, attese le condizioni del cadavere della donna, ritrovata seviziato da animali e dal gran caldo, non era riuscito a stabilire le cause del decesso che però non appaiono naturali. Ad incastrare Ferrante ci sono anche le immagini dell’impianto di video sorveglianza del Comune di Pagani che ritraggono, quella che sarebbe la sua auto, entrare e uscire dallo spiazzo alle spalle del cimitero paganese. Qui, secondo l’accusa, si sarebbe recato dopo aver caricato la prostituta davanti al centro commerciale Pegaso ai confini con Sant’Egidio e forse dopo averla già uccisa.
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