Salerno – La macro area del tratto finale della Lungoirno è occupata da una comunità di ‘invisibili’. Clochard in numero più o meno numeroso a seconda delle stagioni. Gente che – per scelta o per necessità – organizza ricoveri di fortuna, spesso appoggiandoli sulle aiuole o trovando riparo sotto i ponti, sul greto del fiume Irno.
Tra le conseguenze ci sono l’accumulo e l’aumento di masserizie e materiale di varia natura. Oggi, sabato 30 ottobre una coperta-piumone, probabilmente utilizzata fino alla notte precedente, giace abbandonata nel fiume. In assenza di rimozione, al salire del livello dell’acqua finirà in pochi minuti a mare.
Siamo all’altezza del ponte in ferro, poco dopo la Cittadella giudiziaria. Su quelle sponde fino a qualche giorno prima era aperto uno stendino con abiti ad asciugare. Più avanti, superato il sottopassaggio, di fronte al Grand Hotel si scorgono tra gli arbusti i cartoni utilizzati per un recente giaciglio.
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