Salerno, i lavoratori delle cooperative fermano l’auto del sindaco Napoli

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Salerno – Ieri era riuscito ad entrare nel comune intrufolando senza farsi notare, nonostante il presidio sotto i portici di palazzo di città. Oggi l’arrivo a palazzo di città del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli non è passato inosservato.

L’auto a bordo della quale viaggiava il primo cittadino, nei pressi del Comune di Salerno, è stata bloccata dai lavoratori delle cooperative sociali che da giorni presidiano palazzo Guerra per tentare, anche attraverso l’intermediazione dei sindacati, un’interlocuzione con i vertici dell’amministrazione comunale e comprendere il loro futuro dopo lo stop ai servizi offerti dalle imprese, decapitate dall’inchiesta giudiziaria che ha messo in luce una irregolarità presunta nella gestione degli appalti.

Il sindaco ha tentato di spiegare che con l’inchiesta in corso non può prendere delle decisioni, ma i lavoratori hanno ribadito che non consentiranno che sia affidato ad altri il loro lavoro. “Siamo rifiuti a fare l’elemosina per 609 euro al mese, noi siamo sempre stati a disposizione ma se non lavoriamo noi, non lavora nessuno” . Non sono mancati momenti di tensione e rabbia da parte dei lavoratori, come quando il sindaco ha invitato uno di loro ad indossare la mascherina: “Preferisco morire” ha risposto il lavoratore. “Io no” ha ribattuto il sindaco.

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