Valva (Sa) – Sono circa 4 gli ettari di bosco e faggeta distrutti da un rogo che si è sviluppato ieri pomeriggio, sulla vetta del monte Marzano, nel territorio ricadente nel comune di Valva. Rogo, di probabile origine dolosa, che continua a bruciare ettari di Macchia mediterranea di prestigio, sottoposta a tutela dell’Ente regionale della Riserva Naturale Protetta dei Monti Eremita Marzano-Foce Sele e Tanagro.
Per domare le fiamme, mettere in sicurezza la montagna e il centro abitato della cittadina dell’Alto Sele, si è reso necessario in queste ore, anche l’intervento di un canadair antincendio, oltre che delle squadre di antincendio boschivo. Sul posto, anche i carabinieri forestali della stazione di Colliano.
Drammatica anche la situazione nel comune di Romagnano al Monte dove a causa di un incendio, di probabile origine dolosa, che si è sviluppato in un bosco nella giornata di ieri mattina e spento soltanto questa notte, sono andati in fumo oltre venti ettari di bosco ceduo della Macchia mediterranea. Solo grazie al tempestivo intervento degli abitanti, dei Vigili del fuoco di Eboli, delle squadre antincendio della comunità montana Sele–Tanagro, dei carabinieri della locale stazione di Buccino agli ordini dei maresciallo Gaetano d’Ambrosio e dei carabinieri forestali di Buccino agli ordini dal maresciallo Antonio Zinna, impegnati da ieri, nello spegnimento delle fiamme che avevano raggiunto le strade comunali, alcune masserie e l’ingresso del cimitero comunale, nella gestione della viabilità e nella messa in sicurezza dell’area interessata dal rogo e del centro abitato, è stato possibile evitare il peggio. Le operazioni di spegnimento inoltre, sono state rese difficili dal vento forte che per ore ha alimentato le fiamme e messo in pericolo decine di abitazioni di campagna.