Salerno – “Rappresentanza sindacale militare quale presidio di democrazia per il nostro Paese”. L’ha definita così, l’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, la nascita dell’associazione nazionale a carattere sindacale per i militari dell’esercito italiano, Itamil, che conta numerosi militari iscritti, tra cui tanti salernitani.
Un evento storico importante per l’Italia quello che ieri pomeriggio ha visto in collegamento da tutta Europa, rappresentanti sindacali, legali, giornalisti, militari dell’esercito italiano, deputati, senatori e l’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, riunirsi nel primo congresso online, per dare formalmente il via alla nascita dell’associazione sindacale militare “ITAMIL” presieduta da Sandro Frattalemi, dal vicepresidente Nicola Passarelli, dal segretario Girolamo Foti e dal presidente onorario, il generale Carmine De Pascale.
Equiparare il lavoro svolto dai militari dell’esercito italiano a quello di ogni lavoratore con i contenziosi giudiziari lavorativi da svolgersi dinanzi al giudice del lavoro, riconoscere ai militari la possibilità di organizzarsi in veri e propri sindacati che siedano ai tavoli istituzionali per discutere dell’applicazione del contatto collettivo nazionale del lavoro e portare all’attenzione nazionale i problemi inerenti la salute dei militari impegnati nelle operazioni nazionali ed internazionali. Sono questi infatti, alcuni tra i principali punti discussi nel congresso nazionale di ieri, dai fondatori di Itamil che hanno chiesto formalmente ai parlamentari italiani, di ottimizzare i tempi per vedere approvato il disegno di Legge discusso ed approvato alla Camera dei Deputati ma fermo in commissione al Senato, che prevede la possibilità per i militari dell’esercito italiano di potersi iscrivere e dare vita alle organizzazioni sindacali militari.
“Questa legge – ha sottolineato il presidente europeo di Euromil, Emmanuel Jacob – è un’operazione di pulizia nel sistema di rappresentanza militare. Solo in Italia-ha aggiunto-non vi è ancora approvata una legge che consenta ai militari di organizzarsi in sindacati veri e propri. Non c’è tempo da perdere-ha chiosato- questa bozza di legge deve essere approvata in tempi brevi perché l’attuazione del diritto delle associazioni militari deve andare di pari passo con la contrattazione collettiva”.
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