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Indagine accelera, ore decisive a Salerno

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Salerno – Potrebbero essere queste, ore decisive in città. In molti, negli ambienti che qui solitamente ben interpretano i fatti, alberga la sensazione che dall’indagine giudiziaria stiano per scaturire altri provvedimenti. Questione di ore, appunto. Gli stessi ‘ambienti’ non escludono che le evoluzioni siano di portata significativa tale da incidere sulle immediate scelte politico- amministrative.
Sindaco – Al netto dell’indagine, Salerno quasi già rappresenta un unicuum in Italia. Ad un mese (domani) dalle elezioni, solo il sindaco Vincenzo Napoli ha la certezza della ufficialità della carica. La proclamazione è avvenuta e lui ha potuto (re)indossare la fascia tricolore. Qualche ora dopo avrebbe però dovuto scostarne il lembo destro per ‘intascare’ l’atto della Procura che pone il suo nome tra gli indagati.
Qui è iniziato il travaglio interiore di Napoli. L’indagine è deflagrata come una bomba sulla politica salernitana. Il teorema accusatorio pesa come diecimila fogli e tanto quanto l’importanza dei nomi.
Dal travaglio è allora scaturito un ventaglio di ipotesi. Che non escludeva, allora come ora, le dimissioni.
Atto dal quale ha finora desistito in attesa degli sviluppi. Intanto ha dato un segno alla città nominando otto assessori (tre tecnici tra cui un ex magistrato) ed il vicesindaco.
Consiglio comunale – Da circa un mese, sullo stesso piano dell’ufficio del sindaco, è insediata la commissione elettorale. Dovrà certificare i 32 eletti. Lavoro, evidentemente, duro e articolato.
Insediamento – La proclamazione degli eletti diventa elemento fondamentale. Se gli eventuali sviluppi dell’indagine dovessero determinare in Napoli la convinzione della necessità delle dimissioni, sarebbe importante capirne la tempistica. A Consiglio insediato, gli subentrerebbe il vicesindaco (Paki Memoli) per la gestione ordinaria. In tal caso il nuovo voto potrebbe essere programmato in uno con le prossime elezioni politiche.
Caso più articolato nell’ipotesi di dimissioni precedenti alla proclamazione degli eletti ed a Consiglio non insediato. 

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