Valva (Sa)- “Necessario incentivare, con l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund, l’attuazione delle norme a tutela dei lavoratori e della sicurezza sui luoghi di lavoro che troppo spesso vengono disattese dagli imprenditori”.
È la proposta indirizzata al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, dal politico di Forza Italia e consigliere comunale di Valva, l’avvocato Michele Cuozzo.
Richiesta quella del politico del centrodestra salernitano, che arriva all’indomani dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro.
“Pochi giorni fa – sottolinea Cuozzo – abbiamo festeggiato il primo maggio quale Festa dei Lavoratori ma quella data continua a scandire i numeri di una strage silenziosa”.
Secondo gli ultimi dati annuali resi pubblici dall’istituto Inail, solo nell’anno 2020 le morti bianche sono state 1270, una media di circa tre operai al giorno deceduti sul lavoro. Migliaia anche gli infortuni sul lavoro.
“I continui morti sul lavoro -prosegue il legale, riferendosi agli ultimi casi di cronaca nera che hanno visto la morte di giovani operai, padri e mamme, deceduti mentre erano a lavoro nelle aziende – evidenziano la fragilità di un sistema che è relativo alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. I numeri delle morti bianche in Italia sono tali da essere un vero e proprio bollettino da guerra. Questo-chiosa-è il tempo in cui la politica, le organizzazioni imprenditoriali e quelle sindacali, devono sedersi intorno al tavolo per rimettere al centro delle azioni la tutela dei lavoratori e mai occasione come il finanziamento del Recovery Fund è più propizia”.
Poi il messaggio al ministro per il Sud, di incentivare le aziende nelle formazione sulla sicurezza, già obbligatoria e prevista dalle norme, ma costosa “è fondamentale – dice Cuozzo – che il ministro Carfagna apra un dibattito sugli investimenti in materia di tutela e sicurezza del lavoro e dei lavoratori nel Mezzogiorno d’Italia.
Ogni incidente sul lavoro-aggiunge il politico- è una ferita alla nostra Carta Costituzionale che pone al centro della società, il diritto al lavoro e la sicurezza dei lavoratori.
Il Meridione si faccia carico di questa sfida-conclude Cuozzo-e attui azioni forti di tutela dei lavoratori, spina dorsale dell’economia, in nome di quelle tante battaglie che rendono il nostro Paese protagonista della solidarietà, dell’innovazione e della competitività”.