Inchiesta Coop sociali, rinviati gli interrogatori per un difetto di notifica

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Luca Caselli, il dirigente comunale del settore ambiente, agli arresti domiciliari nell’ambito della inchiesta sulle gestione degli appalti legati alle Coop sociali del Comune di Salerno. Oggi, presso la cittadella giudiziaria di Salerno, hanno preso il via gli interrogatori di garanzia. Caselli era difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore, così come Nino Savastano, l’ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno e consigliere regionale, anche lui ai domiciliari per l’inchiesta che sarebbe pronto a parlare con i magistrati e a riferire una sua memoria difensiva. Per una notifica di atti, però, tutti gli interrogatori sono stati rinviati a lunedì, mentre l’unico ad essere stato svolto è stato quello di Vittorio Zoccola, il presidente considerato dai magistrati  a capo del sistema delle cooperative. Zoccola, unico colpito da custodia cautelare in carcere, è  difeso da l’avvocato Michele Sarno. Intanto, in una comunicazione informale di Salerno Pulita, si specifica che Gerardo Zoccola non è mai stato e non è responsabile del settore gare di Salerno Pulita. All’epoca dei fatti era responsabile del servizio spazzamento (a cui afferisce anche il lavaggio delle strade). Attualmente, già da un anno, è responsabile del servizio pulizie (uffici e strutture comunali).

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it