Salerno – “La Regione Campania punti alla stabilizzazione dei lavoratori idraulico forestali degli Enti montani perché il loro operato nelle aree interne è indispensabile per la manutenzione del patrimonio ambientale e la prevenzione del dissesto idrogeologico”.
Lo sostiene il consigliere regionale di Italia Viva, Tommaso Pellegrino, che ieri ha ottenuto e presenziato ad un tavolo sulla forestazione in Campania che si è svolto presso la sede di Palazzo Santa Lucia, alla presenza tra gli altri, dell’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Nicola Caputo.
“È il Consiglio regionale la sede istituzionale adibita ad avviare un nuovo percorso per risolvere l’annoso problema della precarietà nella quale versano oltre 1500 operai idraulico forestali campani”-spiega Pellegrino.
“Il modello LSU-propone- che è servito a stabilizzare tanti precari della Pubblica Amministrazione, attivando una mobilità tra Enti, potrebbe rappresentare una strada da percorrere per dare finalmente stabilità a chi da 20 anni vive nell’incertezza”.
Precariato che dura da decenni e che costringe gli operai, quasi tutti 50enni, e le loro famiglie che anni chiedono il passaggio ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ad affrontare non poche difficoltà economiche.
“Per raggiungere l’obiettivo di una più che legittima stabilizzazione – prosegue Pellegrino -le Istituzioni devono chiedersi quanto investire nella manutenzione del territorio, impegnando coloro che più di altri ne hanno una capillare conoscenza, tanto da poterne garantire una manutenzione accurata. Proprio gli operai idraulico forestali sono chiamati ad assolvere a questo ruolo di manutentori del territorio, attività dalla quale non si può prescindere se si vuole evitare che le nostre comunità siano ancora vittime di nuove e più gravi emergenze-aggiunge il consigliere regionale ed ex sindaco di Sassano. -Le Aree interne si tutelano e si valorizzano anche e soprattutto così, attivando un percorso che porti alla stabilizzazione degli idraulici forestali, ‘’custodi’’ della natura e del territorio”, conclude Pellegrino.
Proposta di stabilizzazione che ora dipenderà dai fondi che la Regione Campania, Ente dal quale dipendono i lavoratori di Comunità Montane e Province, investirà nel bilancio e dunque nella programmazione economica sulla forestazione.
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