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Salerno: i cadaveri calati con la gru, le donne che lasciano la nave (VIDEO)

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Salerno – “E’ stato lo sbarco eticamente più difficile” ha detto, alla fine, il Prefetto di Salerno Salvatore Malfi. La nave militare spagnola Cantabria ha trasportato 402 migranti, tra cui molte donne e bambini, e 26 salme. Tutti corpi di donna. I cadaveri sono stati calati sulla banchina su una lettiga agganciata ad una gru, avvolti in sacchi neri e subito posti in bare di legno e trasferiti nei carri funebri. Sono stati quindi trasportati al cimitero di Salerno per una prima analisi del medico legale e poi presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona per l’autopsia. La Procura della Repubbica, oggi guidata dal sostituto procuratore vicario Luca Masini, dovrà comprendere le ragioni delle morti ed escludere, laddove possibile, le ipotesi di omicidio. Espletate le formalità di rito (foto segnalamento, verifica delle nazionalità e delle condizioni sanitarie ecc….) tutti gli altri migranti non ammalati e non minori non accompagnati saranno poi ripartiti secondo lo schema trasmesso dal Ministero dell’Interno: 80 in Lombardia, 72 in Campania, 30 nel Lazio, 50 in Emilia Romagna, 50 in Piemonte, 40 in Veneto, 40 in Puglia, 40 in Toscana. In Campania 30 resteranno a Salerno, 14 a testa alle province di Avellino, Benevento e Caserta. Emergono le prime storie di tragedie: una donna nigeriana dice di aver perso tre figli durante il viaggio, una libica dice di aver assistito al naufragio di due barconi. A bordo c’erano anche 9 donne incinte.

Immagini che fanno rabbrividire e che scatenano la polemica politica: “Il 22esimo sbarco di migranti a Salerno, con a bordo i corpi di 26 donne recuperati in mare, per le quali non si esclude l’omicidio, richiama la nostra attenzione su un’emergenza senza fine e rispetto alla quale sembra sempre più paradossale riempirsi la bocca di parole come carità cristiana e accoglienza. Permettere che tutte queste persone vadano incontro alla morte, consentendo questi viaggi della speranza, è il vero dramma rispetto al quale interrogarci, prima ancora di preoccuparci di come accoglierli e distribuirli”. È quanto dichiara Imma Vietri, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, responsabile del Dipartimento Tutela delle Vittime della Campania.

“Siamo di fronte ad una tragedia che politicamente ha dei responsabili chiari, come ripetiamo da tempo: il Pd con il suo progetto di sostituzione etnica – spiega –.  A quei politici che dicono che abbiamo bisogno dei migranti perché gli italiani non fanno più figli bisognerebbe ricordare che sono loro ad aver distrutto la famiglia e a non aver favorito nessuna politica per incentivare la natalità. A ben poco servono poi le parole di chi, come il governatore della Campania, tenta di ingannare i cittadini alzando i toni contro la presenza degli extracomunitari quando gli è comodo, o del primo cittadino di Salerno che annuncia di essere pronto a chiudere il centro di accoglienza migranti di Fuorni. Esiste un problema sicurezza, piuttosto grave, che va affrontato concretamente, non a chiacchiere. Negli ultimi anni Salerno ha subito le conseguenze delle politiche assurde del Pd, sobbarcandosi un lavoro di estrema difficoltà tra accoglienza, distribuzione, preoccupazione per la trasmissione di malattie dal momento che queste persone entrano nel nostro Paese senza nessuna certificazione sanitaria che attesti il loro stato di salute, e l’aumento della microcriminalità come dimostrano anche i numerosi episodi di violenza consumatisi sul territorio”.

 

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