Home Salerno Attualità Salerno Giudice di Pace a rischio chiusura, il cancelliere trasferito al Comune ma...

Giudice di Pace a rischio chiusura, il cancelliere trasferito al Comune ma dalla Provincia zero risposte

Tempo di lettura: 2 minuti

Buccino – Nessuna risposta dalla Provincia di Salerno, circa la richiesta avanzata dall’ex assessore provinciale e consigliere comunale, l’avvocato cassazionista, Michele Cuozzo, al presidente dell’Ente di Palazzo Sant’Agostino, Michele Strianese, di stabilizzare, con i fondi regionali , un dipendente Lsu della Comunità Montana Sele Tanagro che svolge la mansione di cancelliere presso l’ufficio del giudice di Pace di Buccino, per salvare l’ufficio giudiziario dal rischio chiusura.
Giorni di attesa e di mancate azioni concrete dalle Istituzioni locali per le sorti dell’ufficio del giudice di pace di Buccino che, a causa della situazione di precarietà lavorativa del cancelliere che da circa due mesi per via dell’assunzione contrattuale da determinato a tempo indeterminato presso l’Ente Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro come lavoratore socialmente utile, svolge circa 12 ore di lavoro settimanali ed in vista dell’imminente riforma della giustizia che attribuirà maggiori competenze tra cui sedi di uffici distaccati della Procura della Repubblica, rischia di chiudere i battenti.
Un primo passo, che per ora non ha però risolto il problema che richiede l’aumento delle ore di lavoro in capo al dipendente presso l’ufficio del giudice di pace che conta la presenza, oltre del cancelliere anche dell’assistente giudiziario, del giudice di pace e del pubblico ministero, è stato messo in campo nelle scorse ore dai sindaci del cratere che hanno deliberato il trasferimento del cancelliere dall’Ente montano al Comune di Buccino. Le ore di lavoro, 12 per l’esattezza, al momento ed in attesa di provvedimenti da parte delle istituzioni locali, restano invariate e quindi, troppo poche per far funzionare l’ufficio giudiziario dove il monte ore per il carico di lavoro e per il buon funzionamento della macchina della giustizia, dovrebbero attestarsi intorno a quota 30 ore settimanali.
Nulla di fatto anche dalla Provincia di Salerno che, nonostante le missive che portano la firma di Cuozzo e le rassicurazioni verbali, ancora non hanno visto l’attivazione dell’Ente per il salvataggio dell’ufficio il cui rischio di chiusura, è sempre più vicino.

Exit mobile version