Giffoni Sei Casali (Sa) – “Furti, povertà, deprezzamento delle case, depressione, mancanza di lavoro, scarse manutenzioni… Il paese è in uno stato di rassegnazione”. Il gruppo consiliare di minoranza “Ci siamo con Giffoni Sei Casali” con capogruppo Rosario D’Acunto punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata da Francesco Munno. Nel manifesto pubblico viene fatta una disamina della realtà che sta vivendo il centro picentino e, al contempo vi è un esortazione alla maggioranza affinché “cominci ad amministrare in maniera seria”.
“L’Amministrazione ha vinto le elezioni per una manciata di voti. Eppure, al posto di amministrare e pensare alle cose serie fa solo chiacchiere e polemiche. Eravamo il 1° comune in Italia per la raccolta differenziata con il 94% (nel 2017 siamo solo il 19° in Campania) e grazie a questa Amministrazione abbiamo un altro primato siamo il 1° comune in Italia per l’indennità a qualche super funzionario. Il ruolo della minoranza è di proporre e di vigilare nel rispetto dei suoi elettori(quasi il 50% della popolazione di Giffoni Sei Casali) e nell’interesse della collettività. Non è una strumentalizzazione politica perché la politica non si fa solo nei giorni che precedono le elezioni. I Consiglieri di minoranza hanno il dovere di svolgere un ruolo attivo, certo non da protagonista ma nemmeno possono rimanere in silenzio”. Scrivono i consiglieri di minoranza rivolgendosi ai cittadini di Giffoni Sei Casali.
“Chi amministra non stia su un piedistallo! Evitate polemiche, confrontatevi con la minoranza senza offenderla, non chiudetevi a riccio e, soprattutto date ai cittadini ciò che avete promesso nel vostro programma elettorale: occuparvi della ripavimentazione delle strade provinciali, ormai da anni in uno statopietoso e delle sei frane che silenziosamente avanzano. Iniziate ad amministrare sul serio! In più occasioni, per discutere abbiamo inutilmente richiesto i consigli comunali che regolarmente ci vengono negati, allora vi facciamo qualche domanda qui: gradiremmo avere qualche spiegazione in più sulla revoca del concorso per l’impiegato amministrativo da voi bandito e a cui hanno partecipato oltre 100 giovani. Pertanto, esprimiamo solidarietà e vicinanza ai partecipanti al concorso ritenendo l’atto di revoca, adottato a distanza di oltre un anno, irresponsabile e lesivo della dignità e dei diritti di costoro. Piuttosto che occuparvi di noi minoranza occupatevi di noi cittadini”.