Salerno – “Nonostante i ritardi negli accrediti dei saldi regionali, le Comunità Montane, nella loro quasi totalità, hanno anticipato le spettanze ai lavoratori e non vi sono particolari mensilità arretrate da erogare. Oggi, siamo a settembre 2021 ed ancora non è stato trasferito nulla sull’annualità 2021, mentre solo lo scorso agosto sono stati trasferiti agli Enti le somme (circa il 20%) del secondo stralcio 2020. Stesso discorso per gli accrediti del servizio AIB 2020 che vedono un netto ritardo mentre del 2021, non è arrivato ancora niente. Eppure il servizio è stato garantito con poco personale idoneo”.
Replica così, il presidente dell’Uncem Campania, Vincenzo Luciano, all’assessore regionale agricoltura e forestazione della Campania, Nicola Caputo, sulla questione inerente il ritardo nei pagamenti degli stipendi agli operai idraulico forestali campani alle dipendenze delle Comunità Montane. Era stato lo stesso assessore regionale alla forestazione infatti, a spiegare in un’intervista rilasciata ad Anteprima24, che il ritardo nel pagamento degli stipendi degli operai forestali, è dovuto al ritardo nella presentazione della rendicontazione alla Regione Campania da parte degli Enti montani. Ben otto Comunità Montane, aveva illustrato l’assessore regionale, non hanno ancora presentato la rendicontazione alla Regione che non può elargire il fondi.
“Servono prospettive di rilancio multifunzionale per la forestazione campana – ha risposto Luciano, che riferendosi a Caputo, ribadisce – non aiutano atteggiamenti tesi ad individuare responsabilità unilaterali che non tengono presente quanto lavoro è stato fatto e quanto ci resta da fare per un comparto che vive da anni serie difficoltà.
Per alcuni Enti Delegati (tre CC.MM. e due Province) – dice il presidente Uncem Campania – ci sono problemi di rendicontazione su vecchie annualità che, nonostante le continue richieste di integrazione, una volta inviate restano inevase per troppo tempo. Nel frattempo però, quelle stesse CC.MM. hanno anticipano risorse e pagato i lavoratori.
Gli Enti Delegati spesso approvano progetti ed avviano i lavoratori, nell’attesa che poi (dopo mesi) arrivi una comunicazione da parte del settore regionale sulla copertura finanziaria. Per poter garantire almeno il lavoro al personale OTI, OTD ed ITI., i progetti vengono da anni approvati dagli EE.DD. solo in linea tecnica assumendosi così non poche responsabilità”.
Poi, Luciano chiarisce – “Nonostante la carenza di personale interno e soprattutto di operai forestali, siamo da sempre impegnati in prima linea nella difesa dei nostri territori, in una battaglia impari, con personale da stabilizzare e con turn-over bloccato. Abbiamo avanzato proposte in tal senso, senza impegnare ulteriori risorse, ma ovviamente anche senza toglierne; abbiamo avanzato proposte, anche in sede tecnica, per superare rigidità, ritardi e settorialità della programmazione regionale. Bisogna necessariamente superare procedimenti di spesa e di rendicontazione assurdi, che cambiano in continuazione, e che generano ritardi inevitabili.
In una fase così delicata – rimarca Luciano – va rilanciata e intensificata la collaborazione istituzionale, che ha da subito contraddistinto l’azione del nostro Assessore On. Nicola Caputo, per poter ulteriormente definire le questioni più urgenti sul campo”.
Infine, le proposte per il rilancio del settore: “Stabilizzazione, nuova occupazione, risorse UE e di bilancio regionale, drenate da altri settori regionali (protezione civile, difesa suolo, politiche culturali e turismo, viabilità, ecc.), e accordi di programma con altri Enti territoriali ( Parchi, consorzi…), come anche con associazioni e privati (v. filiera legno/energia, pellet, ecc.). Questi – conclude il presidente Uncem Campania – i temi dei quali parleremo nel prossimo incontro in programma tra il Consiglio di UNCEM Campania e l’Assessore regionale On. Nicola Caputo. Un incontro – chiosa – propositivo con al centro il rilancio strategico di un settore fondamentale per la nostra Regione”.
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