Salerno – Cilento senz’acqua. Il Consac spa – gestore idrico integrato nell’area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano- comunica che “a causa della scarsità delle piogge invernali non si sono ripristinate le dotazioni idriche delle principali falde acquifere destinate all’erogazione idropotabile. L’eccezionale fenomeno ha comportato una riduzione del 48% della portata media delle fonti di approvvigionamento che ha già imposto l’attivazione di tutte le risorse emergenziali provenienti da pozzi e dighe. In assenza di consistenti precipitazioni piovose, la situazione è destinata ad aggravarsi con l’aumento delle temperature e l’incremento dei flussi turistici.
Ciò comporterà l’adozione di limitazioni e divieti per i consumi agricoli, il lavaggio di piazzali, la chiusura dei fontanini pubblici, nonché l’attuazione di sospensioni dell’erogazione per linee periferiche non destinate alla residenza.
Si ipotizza, poi, un diffuso ricorso a turnazioni dell’erogazione di acqua potabile che riguarderanno inizialmente le ore notturne ma potranno anche interessare le ore diurne, in relazione alle specifiche esigenze locali di ripristino dei livelli dei serbatoi a servizio dei centri abitati.
Si auspica una generalizzata presa di coscienza del problema ed una conseguente riduzione degli sprechi, nonché l’adozione di comportamenti parsimoniosi nell’uso della risorsa idropotabile”.
Il Consac aveva già provvduto a chiudere gli sbocchi idrici di alimentazione dei fontanini pubblici, delle fontane ornamentali e degli impianti di irrigazione per aiuole pubbliche presenti nei centri abitati dell’area del Cilento lasciando attivo un unico sbocco per ogni centro abitato, ubicato in posizione centrale.
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