Buccino (Sa) – La delocalizzazione delle fonderie Pisano nella zona industriale di Buccino diventa un caso e torna all’attenzione del Governo del premier Giuseppe Conte. Dopo le relazioni, i sopralluoghi e le attività messe in campo per la tutela dell’ambiente e il “no” all’insediamento di industrie di trattamento rifiuti e fonderie nella zona industriale di Buccino che da anni vedono interi consigli comunali votare unanimemente contro tali insediamenti di opifici industriali, la variazione del Puc della zona industriale da parte di Palazzo di città a Buccino, l’interessamento del ministro dell’ambiente Sergio Costa, del senatore del M5S, Francesco Castiello, del deputato di Leu, Federico Conte, e del consigliere regionale del M5S, Michele Cammarano, approda in Parlamento anche l’interrogazione a firma della deputata salernitana grillina, Anna Bilotti.
Deputata che chiama in causa il Governo con i ministri dell’ambiente, Sergio Costa, e del Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano. Interrogazione che arriva all’indomani dell’iter in corso ai fini dell’approvazione dell’area del cratere, nel riconoscimento delle aree ricadenti nella strategia nazionale delle Aree Interne.
Al centro dell’interrogazione, la richiesta di notizia circa la eventuale compatibilità o incompatibilità tra la “la realizzazione di una industria pesante come le fonderie – scrive Bilotti nel documento depositato questa mattina in Parlamento – potenzialmente in grado di condizionare il carico ambientale di un’area insediativa a forte valenza naturalistica e completamente diversa dalla filiera locale, con i principi di tutela ambientale e con le prescrizioni di sviluppo economico endogeno e sostenibile previste dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne”.
Una zona industriale, quella di Buccino, sita in piena area agricola e naturale di pregio ambientale, attraversata dal Fiume Bianco, affluente del Fiume Sele e quindi, in parte sottoposta a vincoli ambientali Sic e Zps sotto la protezione della Riserva Naturale regionale protetta dei Monti Eremita Marzano-Foce Sele e Tanagro. Area geografica, il territorio buccinese, che rientrerà ben presto, nel riconoscimento delle Aree Interne, il cui iter è in corso.
“Tale riconoscimento – sottolinea la deputata – come previsto dall’accordo di con l’Unione Europea, promuove il capitale territoriale inutilizzato e presente sui territori, cioè il capitale naturale, culturale e cognitivo, l’energia sociale della popolazione locale e dei potenziali residenti e i sistemi produttivi agricoli, turistici e manifatturieri”.
Riconoscimenti a tutela del settore agricolo e dell’ambiente nel cratere, che preoccupano Bilotti circa le “possibili conseguenze sulla qualità della vita, sull’ambiente e sullo sviluppo economico e sostenibile di un’area a valenza naturalistica, con vocazioni industriali – ed il riferimento è alla delocalizzazione delle fonderie Pisano a Buccino – che mal si conciliano con l’insediamento di un’industria insalubre. Grazie alla Strategia Nazionale Aree Interne (Snai) – chiosa Bilotti – il territorio può aspirare ad uno sviluppo e a un futuro ben diverso”.
Intanto sulla delocalizzazione delle fonderie a Buccino che da anni vede l’opposizione del Comune di Buccino e dei comitati ambientalisti della Valle del Sele, cittadini, della Comunità Montana Sele-Tanagro, dei comuni della Valle del Sele, Tanagro, Alburni e Vallo di Diano, l’industria alimentare Icab, gli imprenditori agricoli, i consiglieri regionali del M5S e delle associazioni, vi è una querelle giudiziaria davanti al Consiglio di Stato tra la società Fonderie Pisano e il Comune di Buccino dove i Pisano davanti al Tar hanno chiesto ed ottenuto l’annullamento della variante del Puc che nel 2018 ha trasformato la zona industriale di Buccino in distretto agroalimentare e artigianale.
Tar che ha dato ragione alla società salernitana e la cui sentenza è stata impugnata davanti alla magistratura del Consiglio di Stato da parte del Comune di Buccino, della società Icab, della Comunità Montana Sele-Tanagro e dell’associazione nazionale ambientalista DifesAmbiente, quest’ultima assistita dall’avvocato e senatore Francesco Castiello.