Eboli: nasce il Consorzio di tutela rucola della Piana del Sele Igp

Busillo: “Ora puntiamo anche ai mercati stranieri”

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Eboli – A poche settimane di distanza dal riconoscimento Igp alla rucola della Piana del Sele tra i prodotti agroalimentari dell’Unione Europea, è nato il “Consorzio di Tutela Rucola della rucola della Piana del Sele”. 

Presieduto dal presidente di Coldiretti Salerno, l’imprenditore ebolitano Vito Busillo, il consorzio lavorerà alla valorizzazione e alla tutela di uno dei prodotti di eccellenza del territorio a sud del salernitano e del cui comparto, la rucola vale 680milioni di euro, con una produzione media di 400milioni di chili di prodotto, rappresentando il 73% della produzione nazionale. Numeri importanti questi, in termini di produzione e fatturato, che vedono la coltivazione della rucola su una superficie di 3100 ettari di terreno distribuiti su 8 comuni, con un indotto occupazionale di 5mila addetti diretti e 4mila nell’intero indotto.   

A comporre il consiglio di amministrazione del consorzio, sei produttori e tre aziende di confezionamento della rucola Igp della Piana del Sele. Tra gli imprenditori, Irma Sorgente, Fortunata Edoardo, Gianpaolo Terralavoro, Annamaria Cascone, Massimo Valcager e i confezionatori Antonio Salvatore della OP Oasi, Alfonso Altamura della Op Altamura e Santo Bellina della Op Maggiolina. Otto i comuni coinvolti ed interessati dalle fasi di produzione-coltivazione e raccolta della rucola Igp della Piana del Sele, Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Pontecagnano – Faiano, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella e Capaccio-Paestum, che contano la presenza di circa 400 aziende agricole interessate, a cui si aggiungono 35 imprese che operano sulla lavorazione, il confezionamento e la commercializzazione del prodotto Igp.  

“Grazie al Consorzio-spiega Busillo-i produttori potranno contare su uno strumento di tutela efficace e grazie al quale-sottolinea-sarà necessario continuare a lavorare affinché la rucola Igp della Piana del Sele occupi nuovi spazi sul mercato ed in particolare, conquisti i mercati stranieri da dove giungono richieste di un prodotto di qualità. -Valorizzazione quindi, del prodotto agroalimentare ed espansione sui mercati esteri a cui punterà il lavoro del Consozio -in questa direzione-dice Busillo-il neocostituito Consorzio rappresenta un segnale importante di vivacità per un settore strategico del territorio che continua a puntare verso nuove sfide, in piena armonia con le politiche europee di tutela del comparto”.  

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