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Delocalizzazione fonderie a Buccino, il sindaco declina l’invito: in Asi procede acquisizione del lotto

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Buccino (Sa) –  “Rimetto l’invito al mittente”. Non usa mezzi termini, il sindaco di Buccino, Nicola Parisi, declinando l’invito giunto oggi a Palazzo di città da parte della famiglia Pisano, di fare un incontro per illustrare il progetto di delocalizzazione delle fonderie Pisano nel lotto numero 22 della zona industriale di Buccino.

Una missiva, quella del patron della società Fonderie Pisano & C., Guido Pisano, indirizzata al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, all’assessore regionale all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, al Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, al sindaco di Buccino Nicola Parisi e al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, con una specifica richiesta di incontro per illustrare il piano di delocalizzazione.

Nella missiva inoltre, Pisano sottolinea come, dopo oltre un secolo e mezzo di attività nel quartiere di Fratte a Salerno, divenendo leader nel settore delle acciaierie e le burrascose querelle giudiziarie che da anni vedono l’azienda protagonista di inchieste, interrogazioni parlamentari, controlli e denunce per via di un presunto inquinamento ambientale emesso dai vecchi impianti salernitani, è pronto a trasferirsi a Buccino.

Da tempo – scrive Guido Pisanoabbiamo posto al centro della nostra attenzione la necessità di procedere verso una nuova delocalizzazione dello stabilimento di Fratte”. Delocalizzazione finita al centro di una lunga querelle giudiziaria davanti al Tar contro il Comune di Buccino dove la società fonderie Pisano, insieme ad altre nove industrie volceiane, ha chiesto ed ottenuto dai giudici, l’annullamento della modifica della variante al Piano urbanistico comunale che nel 2018 aveva trasformato la zona industriale di Buccino in distretto industriale agroalimentare e artigianale, alzando le barricate alla delocalizzazione delle acciaierie nel territorio volceiano.

Sentenza a cui hanno atto appello davanti ai giudici del Consiglio di Stato, il Comune di Buccino, la Comunità Montana Sele-Tanagro, l’industria conserviera Icab e l’associazione ambientalista nazionale DifesAmbiente – Trasparenza e legalità.

Intanto, tra una battaglia giudiziaria e l’altra, i Pisano si dicono pronti a lavorare alla delocalizzazione presso il nuovo stabilimento volceiano, chiedendo di incontrare il presidente della Regione, i sindaci di Buccino e Salerno, e il vicepresidente della Regione nonché assessore all’ambiente per illustrare il progetto su Buccino con i relativi aspetti tecnici, economici, ambientali e occupazioni. Stabilimento volceiano il cui lotto è stato assegnato già nei mesi scorsi dall’Asi alla società Pisano e che a breve vedrà effettuerà la stipula dell’atto di acquisizione del lotto davanti al notaio, con la firma di patto di vendita di riservato dominio per un valore di circa due milioni e mezzo di euro.

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