Napoli – Come un fiume in piena. Vincenzo De Luca infiamma la Direzione regionale del Partito democratico intervenendo a gamba tesa su tutti i principali temi politici del momento. De Magistris? «Un disastro amministrativo». Il Movimento 5 Stelle? «Squadrismo». Il Pd? «Continua a stare zitto».
Il governatore della Campania, intervenendo ieri sera al vertice dem, ha pescato a piene mani dal suo repertorio di “attacchi frontali”. Impietoso, ad esempio, il ritratto fatto del quadro relativo al capoluogo: «A Napoli abbiamo il più grande disastro amministrativo d’Italia, abbiamo un sindaco che si presenta dicendo “dobbiamo derenzizzare la città di Napoli”, non c’è più agibilità democratica. E il Pd zitto». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenendo alla Direzione regionale del Partito democratico riunita a porte chiuse in un hotel del centro storico. In un passaggio del suo discorso dedicato alla situazione del Pd a Napoli, De Luca ha detto che «la Regione ha salvato la città di Napoli, che senza la Regione sarebbe affondata». Quanto all’ex pm, ha poi aggiunto: «C’è un problema di dignità, se uno offende il segretario del partito per me quello non può diventare un interlocutore. Cominciamo a recuperare la nostra dignità».
Parlando delle sorti del Partito democratico De Luca si è invece detto convinto che «non solo dobbiamo ricostruire il partito, ma che è indispensabile farlo. In questi mesi ho chiamato io qualcuno del partito per chiedere di essere chiamato per fare qualche iniziativa in un circolo. Mi spiegate – ha detto rivolgendosi ai presenti – a Napoli cos’è il Pd? Chi siamo e cosa facciamo? Qui abbiamo il più grande disastro amministrativo d’Italia e il Pd zitto. Si regalano ai centro sociali luoghi pubblici per i quali il Comune paga la corrente e che diventano basi logistiche per spedizioni di aggressione. A Napoli non c’è più agibilità democratica, ve ne siete accorti? Non si può fare un’iniziativa pubblica senza aggressioni, e il Pd zitto». De Luca ha poi riservato una lunga serie di stilettate all’indirizzo dei grillini: «Recuperiamo i voti dei nostri, poi cominciamo a lavorare sui punti di contraddizione dei 5 Stelle senza atteggiamenti rancorosi o astiosi, ma con un linguaggio di verità. E del linguaggio di verità fa parte anche la descrizione di un Movimento 5 Stelle dentro al quale ci sono fenomeni di squadrismo. Assediare le persone, impedire la vita di un’istituzione si chiama squadrismo e in Campania siamo stati bravi, abbiamo regalato la questione morale ai 5 Stelle. Bastava approvare a livello parlamentare la legge regionale che abbiamo approvato noi, bellissima, con un solo articolo: tutti i consiglieri possono rinunciare in tutto o in parte al proprio stipendio. Nessuno dei 5 Stelle ha rinunciato. Possibile che ci facciamo chiudere per 3 anni su questa imbecillità dei vitalizi che non esistono più? È sconvolgente».