Marina di Camerota, la Procura sequestra le aree di otto parcheggi abusivi

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Su disposizione della procura della Repubblica di Vallo della Lucana i carabinieri della Compagnia di Sapri, diretti dal capitano Michele Zitiello hanno sottoposto a sequestro preventivo otto aree comunemente destinate, nel periodo estivo, a parcheggi abusivi nella zona del Mingardo del Comune di Camerota. Tutto è scaturito dal verificarsi di un incidente accaduto qualche giorno fa quando dal costone roccioso che sovrasta un’area riservata alla sosta delle vetture si staccò un grosso masso che distrusse un’automobile. Dodici sono le persone che a vario titolo sono state chiamate per rispondere ai magistrati del loro operato. Fortunatamente, al momento del crollo del masso, nell’abitacolo dell’auto danneggiata non vi era nessuno.

Tuttavia, il proprietario ha presentato un esposto, per essere risarcito del danno subito, contro il proprietario di un lido balneare che lo avrebbe indotto a sistemare la vettura laddove poi è accaduta la frana. I dodici finiti nei guai devono rispondere di occupazione di suolo pubblico e danneggiamento ambientale. Un drastico provvedimento, quello assunto dalla procura della Repubblica, ed eseguito dai carabinieri sapresi con l’ausilio dei colleghi della stazione di Marina di Camerota, guidati dal luogotenente Massimo Di Franco, adottato per prevenire incidenti che possano ledere la pubblica incolumità. Ancora è vivo il ricordo di una tragedia verificatasi due anni fa, quando un giovane di 27 anni, in vacanza nella zona, fu schiacciato da un masso quando era all’ingresso di una discoteca.

Intanto, c’è da registrare una reazione al provvedimento della procura da parte dei titolari dei parcheggi. Hanno inscenato un sit-in di protesta, rivendicando presunti diritti. Sul posto si è portato immediatamente il sindaco, Mario Scarpitta, che ha calmato i più esagitati, facendo ritornare la calma e ristabilendo l’ordine: si rischiava di andare oltre il consentito. Scarpitta ha tenuto a sottolineare che il provvedimento è una decisione della Procura e non del Primo cittadino, come qualcuno aveva ventilato e che ci si sta attivando per la messa in sicurezza del costone come è accaduto per altri punti critici.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it