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Salerno – Hanno cosparso l’auto di benzina poi hanno appiccato il fuoco. Chiaro l’avvertimento che è stato lanciato nel corso della notte ad uno dei maggiori esponenti del clan Genovese, un 52enne residente in via Nunzio Pagliara a Baronissi. Sulla natura dolosa del rogo non vi è alcun dubbio, infatti, a poca distanza dall’autovettura, una Toyota Yaris, i vigili del fuoco hanno rinvenuto una tanica di benzina vuota. Anche questo particolare potrebbe essere un messaggio per il 52enne. L’incendio è stato appiccato poco prima della mezzanotte di venerdì. Il Genovese aveva parcheggiato l’auto intestata alla sorella ma in uso a lui, sotto l’abitazione, una palazzina popolare di via Pagliara. Sono stati i vicini ed i residenti nella zona circostante ad accorgersi del rogo e, ad avvisare prima i vigili del fuoco e successivamente il 52enne. Le lingue di fuoco hanno completamente avvolto l’abitacolo. Poi all’improvviso un boato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme per poi effettuare i rilievi che hanno portato ad escludere al danno accidentale (corto circuito). Sui resti della Yaris vi era materiale infiammabile. Poi, il rinvenimento, a pochi passi, di una tanica sporca di benzina ha dato l’ulteriore conferma. Un chiaro avvertimento nei confronti dell’esponente di spicco del clan Genovese, operativo nella Valle dell’Irno, che è stato ascoltato dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino diretti dal capitano Cisternino, e dal comandante della Stazione di Baronissi. L’uomo ai militare non ha saputo fornire alcune elemento valido alle indagini. Al momento “l’attentato” ai danni del 52enneresta un mistero. Intanto proseguono gli accertamenti. Il danno all’all’auto che non era nuovissima ammonta a circa 3000 euro. In via Nicola Pagliara sono intervenuti a anche i tecnici dell’Enel per verificare se le fiamme avevano provocato danni alla fornitura elettrica del palazzo.