Salerno – Nello scorso mese di dicembre fu arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una prostituta. Questa mattina il gup del tribunale di Salerno Sergio De Luca ha condannato a 4 anni e due mesi O.Z. 27enne avellinese. L’irpino fu ammanettato dagli uomini della Squadra mobile di Salerno in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Salerno Renata Sessa su richiesta dei sostituti procuratori Chiara Minerva e Claudia D’Alitto.
L’uomo era accusato di due episodi di violenza di cui uno sfociato anche in abusi sessuali ai danni di due prostitute lungo la strada litoranea che collega Salerno a Battipaglia e nella zona industriale di Salerno. I fatti si riferivano al periodo maggio e giugno 2016.
Nel primo caso, O.Z. aveva impugnato un coltello e puntandolo alla nuca di una donna italiana, costringendola a subire un rapporto sessuale, minacciandola anche di ucciderla, aggiungendo che l’avrebbe sgozzata e seppellita in un posto dove nessuno poteva trovarla.
Allo stesso modo, nel secondo episodio, O. Z. aveva minacciato con un coltello un’altra prostituta, questa volta di nazionalità rumena, senza tuttavia consumare alcun rapporto, perché la straniera aveva rifiutato di accondiscendere alle richieste di prestazioni sessuali, avendolo scambiato per un cittadino extracomunitario, intimando alla donna di chiedergli scusa per lo scambio di persona.
Le indagini furono dagli investigatori della Squadra Mobile dopo aver raccolto le confidenze di alcune “colleghe” delle vittime che hanno raccontarono di un uomo, originario della provincia di Avellino, a bordo di una Alfa Romeo grigia, aggirarsi per la zona industriale di Salerno e la strada Litoranea alla ricerca di prostitute da violentare.
Grazie ad altri particolari dell’autovettura utilizzata da O. Z., tipo la presenza, fu possibile risalire all’identità del violentatore, successivamente riconosciuto dalle vittime.
O.Z., inoltre, fu anche denunciato per i reati di porto abusivo di arma, nella specie un coltello, e violenza privata aggravata dall’uso delle armi e per futili motivi.