Colliano (Sa) – È Adriano Goffredo, sindaco del comune di Colliano, uno dei primi tra gli amministratori della Valle del Sele, a varare nero su bianco, un provvedimento comunale che consente ai cittadini, lo spostamento dalla propria abitazione, per raggiungere i campi agricoli situati nel territorio comunale ai fini della coltivazione degli orti privati.
Un provvedimento comunale importante per il territorio, consentito nell’ambito delle normative nazionali di limitazioni sul contrasto del contagio da covid-19 ma non inserito nelle ordinanze regionali della Campania che consentono ai cittadini privati solo la possibilità di coltivare i propri orti adiacente l’abitazione ma non nei campi distanti, che risponde alle esigenze di un’intera area della Valle del Sele dove il 90% della popolazione vive dell’indotto economico legato all’agricoltura locale di tipo aziendale e privata, che si basa prevalentemente sulla coltivazione delle patate e legumi in alta montagna.
Agricoltura che nel cratere, ha pensato a mettere in salvo il primo cittadino di Colliano che nel provvedimento n.2727 del 15 aprile 2020, citando tra gli altri, decreti e ordinanze della Regione Campania, ha chiarito come, l’avvocatura regionale abbia fatto rientrare tali spostamenti tra quelli consentiti sul territorio campano poiché rientrati nei “motivi di necessità ed indifferibilità” e di come, a nello specifico, a seguito della stessa richiesta avanzata il 24 marzo dallo sportello attività produttive del comune salernitano di San Rufo, l’avvocato Bove Almerina, vice capo di Gabinetto del consiglio regionale della Campania, abbia stabilito come “l’attività agricola sia permessa se esiste la necessità di non far reperire le colture”. Insomma, l’attività agricola di coltivazione dei campi privata si può fare. Così, grazie ad una serie di riferimenti giuridici e di chiarimenti, il sindaco di Colliano ha varato il provvedimento che consentirà a partire da oggi e fino al 3 maggio, salvo proroghe sul covid-19, ai cittadini, in forma singola e rispettando il distanziamento sociale di sicurezza, di svolgere nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 18, le attività agricole nei terreni di proprietà o in uso, situati nel territorio comunale, per lavori di potatura, preparazione, semina, piantumazione di tuberi e legumi, e attività consequenziali, mentre per i lavori agricoli che richiedono la presenza di altre persone oltre al proprietario nei campi, l’agricoltore dovrà presentare preventiva richiesta di autorizzazione al Comune, specificandone la motivazione. Per potersi spostare dall’abitazione al fondo agricolo inoltre, i cittadini, muniti di autocertificazione del Ministero dell’Interno dovranno specificare che lo spostamento avviene per “comprovate esigenze lavorative per lavori indifferibili ed urgenti al fondo agricolo di proprietà”, indicandone la località di ubicazione del terreno.
Dubbi e interrogativi su come consentire ai cittadini la coltivazione dei propri orti privati dislocati nello stesso territorio comunale erano giunti qualche settimana fa, in data 8 aprile, anche dagli amministratori comunali di Salvitelle dove il vicesindaco, Francesco Perretta, in una missiva indirizzata agli uffici della Regione Campania aveva chiesto delucidazioni sulla possibilità di coltivazione dei fondi agricoli ad uso non professionali. Missiva alla quale però, Perretta non ha ricevuto risposte – “ho atteso invano – spiega il vicesindaco di Salvitelle – per avere risposte ma non è arrivato nulla. Ho inviato due mail all’avvocato Bove in Regione chiedendo delucidazioni sul problema relativo alla coltivazione degli orti, limitatamente ad una persona”. Poi, Perretta rivolge un appello al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, affinché venga – “emanato un regolamento regionale univoco per tutelare l’agricoltura anche dei privati che nei comuni a sud del salernitano è la principale fonte di sostentamento delle famiglie e dell’economia locale”.