Palomonte (Sa) – Ammonta ad oltre 1milione e 200mila euro, il costo per la realizzazione della copertura delle vasche di depurazione degli impianti di trattamento dei rifiuti liquidi civili e industriali lavorati negli impianti del Cgs Salerno, in tre delle aree industriali del cratere salernitano: Palomonte, Buccino e Oliveto Citra. Lavori completati qualche giorno fa, con l’installazione di membrane in tessuto di fibre poliesteri spalmato Pvc, a forma di cupola, posizionate a copertura delle vasche di depurazione e bilanciamento il trattamento dei rifiuti liquidi.
“Si tratta di lavori che nascono da un progetto di ristrutturazione messo in campo dal Cgs per eliminare i miasmi emanati durante la lavorazione di reflui civili e industriali” -ha spiegato l’amministratore delegato Cgs Salerno, Salvatore Arena, giunto ieri pomeriggio a Palomonte per la consegna dell’opera di copertura alla comunità. Lavori che il Consorzio Cgs Salerno aveva avviato proprio a seguito delle centinaia di segnalazioni e proteste arrivate dalle comunità del cratere, costrette per anni a barricarsi in casa, anche a diversi chilometri di distanza dall’impianto, per non respirare i cattivi odori provenienti dalla lavorazione dei rifiuti.
“Ora – ha spiegato Arena – attenzioneremo insieme alla comunità locale l’evolversi della ristrutturazione che abbiamo realizzato nell’impianto di Palomonte”. Il riferimento dell’amministratore delegato del Cgs è al livello di percezione degli odori che, secondo le prime analisi effettuate dal Cgs nella giornata di ieri, il risultato della copertura sarebbe più che evidente “si tratta – aggiunge – di un abbattimento di oltre il 90% degli odori e questo -chiosa – è un risultato straordinario”.
Alla consegna dell’opera, inoltre, a Palomonte hanno preso parte anche il sindaco della città, Mariano Casciano, con l’amministrazione comunale, il capogruppo di minoranza, Mario Elia, e alcuni cittadini.
“Ci impegneremo – ha detto il primo cittadino rivolgendosi ad alcuni residenti e all’ amministratore delegato del Cgs – a monitorare il funzionamento delle coperture. Poi – la promessa – ci faremo carico come Comune, entro tempi brevi – ha spiegato – di redigere un progetto per l’istallazione di centraline da collocare in diversi punti del territorio comunale che possano monitore le emissioni odorigene nell’area”.
Centraline di controllo della qualità dell’aria, quelle promesse da Palazzo di città dunque, che andranno ad aggiungersi a quelle già presenti e funzionanti da alcuni anni, collocate nelle quattro aree industriali del cratere e di proprietà della società Sense Square srl che, nell’ambito di un progetto in accordo con il consorzio Asi, denominato “Safe Breath”, monitorano h24, ogni ora, il livello di inquinamento atmosferico presente nell’aria con il rilievo anche della presenza di polveri sottili.