Accusata di essersi appropriata di un Postamat smarrito da una donna di Palomonte, assolta 38enne di Contursi

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Contursi Terme. “Assolta perché il fatto non sussiste”. Con questa motivazione i giudici del tribunale di Salerno, hanno assolto una donna di 38 anni, residente nel comune di Contursi Terme, dall’accusa appropriazione indebita in concorso con un altro soggetto non identificato, di una tessera Postmat di proprietà di una donna di Palomonte e di aver prelevato dallo sportello postale ben 100 euro.

L’episodio è avvenuto ad ottobre del 2014, quando una donna di 76 anni di Palomonte, si reca dai carabinieri di Contursi Terme per denunciare lo smarrimento della suo Postmat con annesso codice Pin. Nelle ore seguenti, due persone munite di tessera Postmat e di codice Pin intestati alla 76enne, si recano presso lo sportello postale a Contrusi Terme dove dal conto della vittima, prelevano 100 euro in contanti.
L’operazione avviene sotto l’occhio elettronico delle telecamere di videosorveglianza e di sicurezza poste dinanzi allo sportello postale di Contursi che riprendono la presenza di due donne, avvicinarsi allo sportello ed effettuare un prelievo con una carta e che, dalle indagini degli inquirenti, risulta essere avvenuto dalla carta Postmat della vittima.
Di lì inizia il lavoro dei militari volto all’identificazione delle due donne che si sarebbero impossessate della carta di credito postale, ma delle due i carabinieri ne identificano solo una.

L’identikit della donna ripresa dalle telecamere, secondo gli inquirenti combaciava con il volto di una donna di 38 anni di Contursi Terme a cui, il Pm Vittorio Santoro, sostituto Procuratore della Repubblica di Salerno, a conclusione delle indagini preliminari, nel 2015 gli notifica l’avviso di conclusioni delle indagini. Di lì l’incubo per la 38enne che, difesa dall’avvocato Michela Palmieri, finisce in tribunale. Anni di processo culminati ieri, davanti al giudice monocratico della sezione penale del tribunale di Salerno che, dopo aver vagliato gli atti della difesa della 38enne che ha sostenuto l’errore nell’identificazione cioè uno scambio di persona tra la donna identificata dalla telecamere e la donna accusata di furto della tessera, il materiale risultate dalle indagini e ascoltato i testimoni, ha assolto la 38enne di Contursi perché il fatto non sussiste.

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