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Il Venezia non ci sta: “Adiremo le vie legali, play-out ora assurdi”

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Una conferenza stampa accesa. Il Venezia calcio non ci sta, e ha più di un motivo per alzare la voce. Il direttore generale Dante Scibilia, il tecnico Serse Cosmi e l’atleta Matteo Bruscagin in maniera unanime hanno espresso il loro totale dissenso nei confronti di una situazione che è diventata grottesca. 

“Impugneremo al tribunale amministrativo la determina del presidente di Lega – ha dichiarato Scibilia – perchè ci sono varie argomentazioni che confermano che siamo stati penalizzati. Per venti giorni ci hanno detto che eravamo salvi e non dovevamo intervenire, oggi siamo vittima e quindi va cambiata la strategia che diventa offensiva. Noi dopo 3 giorni eravamo pronti per giocare i play-out non 20 giorni dopo, i nazionali sono via, i primavera hanno smesso di giocare, ci rimangono i pulcini”.

Come sempre senza peli sulla lingua mister Cosmi: “Dal 12 maggio, momento in cui ci siamo conquistati i playout e sapevamo il nostro avversario, sono cambiate troppe cose.  Eravamo in fiducia sotto l’aspetto psicologico che è fondamentale nel calcio e che i tribunali non considerano. Tre giorni dopo leggo il comunicato con la nostra salvezza, all’allenamento non abbiamo festeggiato ma di sicuro ci siamo svuotati e abbiamo organizzato il rompete le righe. Da quel momento non ci siamo allenati regolarmente, un evento del genere andava preparato con maggiore intensità ed invece ci siamo naturalmente rilassati. Tutti a guardare le carte e nessuno ha pensato che mancavano le condizioni sportive per giocare queste partite”. 

Matteo Bruscagin ha chiarito alcuni aspetti tecnici e di campo: “Nessuno sciopero o sommossa popolare, ma a nome della squadra dico che le condizioni per giocare non ci sono più. Atleti con problemi fisici non hanno affrettato il recupero perchè il campionato era finito, atleti in scadenza hanno già rivolto il pensiero al loro futuro e non al presente”.

 

 

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