Eboli (Sa) – Prodotti agroalimentari di eccellenza nel salernitano dove la famosa rucola prodotta nei campi agricoli della Piana del Sele è stata inserita nell’elenco dei prodotti IGP dell’Unione Europea.
A stabilirlo, la Commissione Europea che ha pubblicato il regolamento di esecuzione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Un dossier, quello chiuso dalla commissione europea, che era stato avviato nel 2018 dopo il via libera da parte del Ministero per le politiche agricole e forestali.
“È l’inizio di un percorso virtuoso – spiega Vito Busillo, presidente di Coldiretti Salerno e dell’Associazione per la valorizzazione dei prodotti di quarta gamma della Piana del Sele – che, grazie al sostegno della Regione Campania, del Mipaaf e dell’Unione europea, punta a rafforzare l’economia della Piana del Sele.
Il marchio igp-dice- sarà in grado di fornire un importante valore aggiunto a un prodotto che già gode del consolidato accostamento tra identità territoriale ed eccellenza agroalimentare”.
A garantire i consumatori e far conoscere la rucola della Piana del Sele igp sui mercati mondiali, sarà dunque il bollino europeo e un dettagliato rigido disciplinare che definisce le caratteristiche di un prodotto unico nel suo genere.
“E’ la notizia che tutta la Piana del Sele attendeva – continua Busillo – parliamo del polo produttivo più importante in Italia per la rucola e per tutti i prodotti orticoli di quarta gamma. Un prodotto agricolo in continua crescita, passato in tre anni da 15 a 18 milioni di consumatori con una stima di aumento di 2 milioni l’anno e una crescita del 20% della produzione. Al momento – chiosa Busillo – siamo sulle 400mila tonnellate coltivate su una superficie di 3100 ettari che sono distribuiti in 8 comuni”.
Rucola della Piana del Sele che diventa il 25esimo prodotto campano a marchio Dop/Igp, con un fatturato medio annuo di oltre 50 milioni di euro che vede coinvolte 380 aziende per la coltivazione agricola della rucola e 35 imprese che si occupano di lavorazione, confezionamento e commercializzazione del prodotto.
Una vera e propria eccellenza, la rucola, insomma, che oggi si arricchisce di più: “Un riconoscimento importante al lavoro di tanti imprenditori agricoli che hanno lavorato per anni per creare il primo polo produttivo italiano”, chiosa il direttore di Coldiretti, Enzo Tropiano.