Roscigno (Sa) – Disciplinare a livello normativo-regionale con un’ordinanza “ad hoc” gli spostamenti per i contadini e le famiglie di coltivare gli orti privati collocati a distanza rispetto alle proprie abitazioni. È quanto chiede, nero su bianco, in una missiva indirizzata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco della città di Roscigno, Pino Palmieri.
Missiva nella quale Palmieri sottolinea l’importanza fondamentale che riveste l’agricoltura non solo a carattere aziendale ma anche livello familiare e privato per i comuni montani.
Coltivazione-lavorazione di appezzamenti agricoli privati collocati a distanza rispetto alle abitazioni dei cittadini che è consentita nell’ambito delle normative nazionali di contrasto al contagio dal covid-19, ma che è invece vietata dalle ordinanze regionali della Campania.
“I decreti nazionali e i vari decreti regionali – scrive il sindaco di Roscigno – non disciplinano alcune attività tra cui, una delle più importanti che è legata alle attività agricole ai fini dell’autosostentamento che sul territorio campano è molto praticata soprattutto nei comuni montani dove l’economia delle famiglie si regge sull’agricoltura per uso personale: orti, uliveti, vigneti.
Non essendo imprenditori agricoli e titolari di partita Iva, le famiglie che privatamente coltivano i propri orti ora non possono farlo a causa dei divieti sugli spostamenti per via del covid-19, ma l’agricoltura-tuona il sindaco-non è rimandabile perché segue il corso delle stagioni.
Noi amministratori locali, insieme alle forze dell’ordine – prosegue il sindaco Palmieri – ci ritroviamo ogni giorno ad affrontare questo problema con i nostri cittadini e un intervento regionale con un’ordinanza ah hoc, potrebbe risolvere tutto”.
Stessa problematica che accomuna tutti i territori campani a vocazione agricola e a cui alcuni amministratori salernitani in queste ore, stanno cercando di rispondere alle necessità dei contadini, emanando dei provvedimenti di tipo comunale che consentono ai cittadini di poter effettuare lavori e coltivazioni nei terreni agricoli distanti dalle abitazioni muniti di autocertificazione e nei giorni feriali dalle ore 8 alle ore 18, come nel caso dei comuni di San Rufo, Colliano e Ricigliano, mentre il Comune di Salvitelle, attraverso il vicesindaco, ha chiesto nei giorni scorsi alla Regione di chiarire tale aspetto con una missiva che attende ancora risposta.