Colliano (Sa)- Dovranno rispondere per il reato di falsità ideologica in atti pubblici, gli amministratori e una dirigente del comune di Colliano, tra cui il sindaco Adriano Goffredo, i consiglieri di maggioranza e la responsabile dell’area finanziaria, destinatari dell’avviso di conclusione indagini e l’avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno per l’approvazione in ritardo della ratifica della variazione di bilancio del 2019.
L’inchiesta è nata in seguito ad una denuncia presentata agli inquirenti due anni fa, dai consiglieri comunali di minoranza, Pasquale Carbone, Claudio Cristoforo e Vincenzo Tartaglia.
Secondo il Pubblico ministero, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Salerno, Maria Carmela Polito, gli indagati tra cui il sindaco Adriano Goffredo, il vicesindaco Gerardo Strollo, e i consiglieri comunali Donato Scaglione, Miriam Di Muro, Antonio Giannini, Giuseppe Scaglione, Gerardo Uva, Mario Cavallo e Giancarlo Esposito, – ‹‹…nell’approvare con delibera di consiglio comunale n.26 del 23 settembre 2019 la proposta di “Ratifica di variazione di bilancio, assunta con delibera di giunta n.51 del 10 luglio 20219”, attestavano falsamente il rispetto del termine di scadenza››.
Secondo il Pm inoltre, il termine di ratifica della delibera di variazione che doveva avvenire entro i 60 giorni dalla variazione, sarebbe avvenuto solo dopo la scadenza.
Indagata di concorso in falso ideologico in atti pubblici commesso da pubblico ufficiale, anche la responsabile del settore area finanziaria del Comune di Colliano, Rosa Salzano, che secondo gli inquirenti avrebbe espresso parere favorevole in ordine alla regolarità contabile sulla proposta di ratifica contenente la falsa attestazione deliberata.
A difendere i 10 indagati, che nei prossimi giorni potranno presentare memorie e dichiarazioni spontanee in sede di interrogatorio in Procura, l’avvocato Alfredo Pellecchia.
Intanto però, l’avviso di garanzia che si è abbattuto a Palazzo di città nell’Alto Sele, ha suscitato già i primi malumori con due consiglieri comunali di maggioranza, ex assessori dimissionari, Donato Scaglione e Gerardo Uva, che hanno scritto una missiva indirizzata al sindaco, al consiglio comunale e alla dirigente dell’ara finanziaria, chiedendone le dimissioni e l’immediato ritorno alle urne per le nuove elezioni amministrative.