Salerno – L’innocente foto scattata lunedì sera al ristorante ‘Non ti pago‘ – Sponsor Salernitana – di Enzo Bove dà corpo alla suggestione che, per la verità da qualche settimana, si sta propagando a Salerno. Mentre per i tifosi del Benevento Massimo Coda è tra i responsabili dell’inizio-choc, quelli granata vorrebbero rivederlo con la casacca del loro cuore. Con Baroni, Coda era inesorabilmente finito in panchina. Ieri con il mister è ‘saltato’ anche il direttore sportivo Di Somma e la decisione di Vigorito viene interpretata come una bocciatura della campagna acquisti (nell’ambito della quale il cartellino di Coda è tra quelli più onerosi). Se la scelta della panchina dovesse essere confermata anche da De Zerbi e il Benevento dovesse decidere di rifare l’attacco a gennaio per tentare una rimonta disperata ma (matematicamente) non impossibile, sarebbe interesse dello stesso club giallorosso garantire a Coda (suo capitale tecnico) una soluzione in grado di mantenere il calciatore sui livelli dell’anno scorso. E non ci sarebbe niente di meglio per rigenerarsi che una Salernitana a cui manca proprio quel tipo di bomber per il salto di qualità. I tifosi semplificano ma spesso ci prendono: formalmente vedono un prestito con stipendio (o parte dello stesso) a carico di Lotito. Una soluzione che potrebbe convenire a tutti: Coda giocherebbe, il Benevento si libererebbe di un peso economico e non depaupererebbe in panchina un proprio investimento, la Salernitana avrebbe il calciatore giusto per risolvere i problemi al centro dell’attacco (Bocalon appare acerbo per la B, Rodriguez vive di alti e bassi e Bollini non ‘vede’ Rossi). I tifosi, inoltre, granata accoglierebbero il calciatore in pompa magna: proprio quel che serve, oggi, a Coda. Le prossime due partite contro Cagliari e Lazio sveleranno molto delle intenzioni di De Zerbi. Allenatore a cui spetta l’ultima parola.
Coda a cena a Salerno: la suggestione di un ritorno prende corpo tra i tifosi
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