San Gregorio Magno (Sa) – Siccità e usi impropri di acqua erogata dalla rete idrica comunale. È quanto ha spinto il sindaco di San Gregorio Magno, Nicola Padula, ad emettere l’ordinanza numero 17 del 18 giugno 2020, inerente il divieto di prelievo di acqua per l’uso improprio.
A spiegare dettagliatamente quanto sta accadendo nella cittadina del Tanagro, è la stessa ordinanza sindacale che nella premessa sottolinea come la riduzione delle precipitazioni nevose e piovose degli ultimi anni, abbiano ridotto notevolmente le riserve idriche sotterranee, abbassando il livello delle falde acquifere e della portata dei pozzi. Carenza idrica quindi, aggravata, secondo quanto illustrato dalla società Asis, gestore dell’acquedotto idrico dell’Alto Sele che fornisce decine di comuni salernitani, da un aumento di sprechi e usi impropri della risorsa.
Così, per fronteggiare l’emergenza idrica che aumenterà soprattutto nel periodo estivo, il sindaco della cittadina salernitana ha disposto il divieto di utilizzo dell’acqua prelevata dalla rete idrica comunale per tutto il periodo estivo, per i gli usi di innaffiatura e irrigazione di orti e giardini, riempimento di piscine private, di vasche da giardino, di fontane monumentali, lavaggio di cortili, piazzali e di veicoli (salvo impianti autorizzati). L’uso dell’acqua sarà consentito invece, per esigenze alimentari, domestiche e igiene personale e pubblica, mentre per chi trasgredirà l’ordinanza sono previste multe che vanno da 25 a 500 euro.
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