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Cane abbandonato ma ha il microchip: due denunce

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Cava de’ Tirreni (Sa) – “La Sezione Ambiente della Polizia Municipale ha denunciato alla Procura di Nocera Inferiore l’intestatario e la detentrice di fatto di un cane di razza meticcia abbandonato sui monti  tra Pellezzano e Cava de’ Tirreni”. La notizia è diffusa dal Comune metelliano. Si legge: “I fatti risalgono a giugno quando il Servizio di Veterinaria dell’Asl comunicava alla Polizia Locale cavese il ritrovamento, ai confini tra Cava de’ Tirreni e Pellezzano di un cane maschio, mantello nero, di circa cinque anni, in stato di abbandono, malnutrito, in condizioni di salute critiche e ricoverato presso il Servizio Veterinario dell’Asl di Nocera Inferiore. Dalla lettura del microchip si era potuto risalire facilmente, dalla banca dati regionale, all’intestatario del cane, di Cava de’ Tirreni. Il 56enne, non avendo risposto alla comunicazione inviata dall’Asl, è stato rintracciato dagli agenti della Sezione Ambiente della Polizia Locale, Della Rocca, Tramontano e Di Martino, che gli hanno notificato la notizia di reato di abbandono di animale domestico. Denunciata anche una donna che, come raccontato dall’intestatario del cane, era la custode di fatto del cane insieme alla figlia che, minorenne, aveva adottato l’animale”.

L’Assessore alla Polizia Municipale, Germano Baldi:  “Un fatto da condannare senza riserve. Avere un animale domestico è, a tutti gli effetti, come avere un nuovo componente della famiglia e come tale deve essere trattato. Chi non ha ben chiaro questo vincolo eviti di assumersi tali responsabilità. Se per qualsiasi motivo non si è più in condizione di sostenerlo con amore e dignità, ci sono organizzazioni ed enti a cui rivolgersi. Abbandonarlo è un reato grave, penale, duramente perseguito, oltre che una cattiveria umana inaudita”. 

Immagine di repertorio. 

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