Buccino (Sa) – Una mappatura delle reti idriche presenti in tutto il territorio della provincia di Salerno che sono potenzialmente contaminate dalla presenza di fibre di amianto e un piano di sostituzione delle condotte idriche fatiscenti. È quanto chiesto, circa lo stato in cui versano le reti idriche salernitane, all’interno di una interrogazione a risposta scritta indirizzata al presidente della Giunta della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e all’assessore regionale all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, dal consigliere regionale del M5S e presidente della commissione regionale aree interne, Michele Cammarano.
Reti idriche fatiscenti e realizzate oltre trent’anni fa, che il mese scorso, come accade da anni, sono state interessate da guasti che hanno causato l’interruzione prolungata del servizio in ben 12 quartieri del comune di Salerno ed in 13 comuni della Piana del Sele, degli Alburni e della Valle del Sele.
Condotte idriche gestite, in buona parte dei comuni salernitani, dall’azienda salernitana Asis. Reti di fornitura dell’acqua potabile obsolete quindi, che a causa dei continui guasti registrano importanti dispersioni di acqua potabile.
“Dall’ultimo censimento delle acque per uso civile dell’Istat – scrive il consigliere regionale –risulta una perdita del 62% del totale del volume di acqua erogato e cioè circa 11 miliardi e 680 milioni di litri che annualmente vengono dispersi”.
Obsolescenza delle reti idriche ma anche inquinamento da amianto presente nei tubi delle condotte cementate, come sottolinea Cammarano nell’interrogazione: “Sul territorio provinciale – scrive – è riscontrabile la presenza di fibre di amianto nelle reti idriche. Diversi studi tecnico-scientifici-aggiunge-ritengono che la presenza di amianto nell’acqua potabile, causata dalla disgregazione delle tubazioni in cemento-amianto, costituisca un grave pericolo per la salute dei cittadini”.
Poi la richiesta “di conoscere dalla Regione Campania lo stato di attuazione dei programmi di sostituzione e rifacimento dei tratti di condotte idriche usurate e/o danneggiate presenti sul territorio provinciale, oltre alla presenza di una mappatura delle reti idriche potenzialmente contaminate dalle fibre di amianto e quali azioni l’Ente di Palazzo Santa Lucia intende porre in essere al fine di bonificare i siti inquinati”.